Franco Corbelli
3 minuti per la letturaCOSENZA – La lunga, straordinaria storia del movimento Diritti Civili racchiusa in un video presente da qualche giorno su youtube, oltre che sui canali social, già molto apprezzato da autorevoli esponenti politici ed istituzionali. Tra questi il presidente della Camera, Roberto Fico, l’ex Governatore della Calabria Mario Oliverio, il deputato del M5S Alessandro Melicchio e l’ex capo della Protezione Civile regionale, Carlo Tansi.
A renderlo noto è Franco Corbelli, fondatore e leader di Diritti Civili. Corbelli, adesso, ha lanciato un appello ai dirigenti scolastici ed al mondo della scuola di far conoscere e trasmettere nelle scuole questo filmato con la storia esemplare di Diritti Civili, come educazione civica, esempio di giustizia e solidarietà, coraggio e onestà.
«Una cosa è certa, – afferma in una nota – quella di Diritti Civili non è una storia qualsiasi, ordinaria, ma, per le mille storie affrontate e gli eccezionali risultati ottenuti in oltre 25 anni, è qualcosa di straordinario, una “leggenda” che, soprattutto oggi, va fatta conoscere a tutti e ai giovani in particolare».
Corbelli ha così pensato al mondo della scuola, realizzando, in occasione delle festività di fine anno, il video pubblicato sui social, raccontando e documentando, in una decina di minuti, alcune delle più belle, emozionanti e indimenticabili pagine delle mille battaglie civili, di giustizia e innumerevoli iniziative umanitarie, nazionali e internazionali. Il leader di Diritti Civili ricorda i numeri “significativi e impressionanti” del suo movimento.
Oltre 1300 lettere ricevute in 25 anni, a parte le e-mail, un migliaio i casi umani affrontati e in gran parte risolti. Quasi tutte le regioni italiane coinvolte in qualche battaglia di Diritti Civili. Una cinquantina i Paesi stranieri di ben quattro continenti (Europa, Africa, Asia e Americhe) che hanno avuto un loro cittadino aiutato con una battaglia del movimento.
«Un impegno straordinario, quello di Diritti Civili, – sottolinea Corbelli – che non ha mai usufruito di alcun contributo, né pubblico, né privato. Impegno, battaglie civili e iniziative umanitarie che sono sempre stati solo autofinanziati grazie al mio modesto stipendio di docente».
Per Corbelli, quindi, il video «vuole essere un messaggio di speranza in un momento particolarmente delicato e drammatico per la Calabria, l’Italia e il mondo, per dire che anche le battaglie più difficili si possono e devono vincere e la lunga storia di Diritti Civili lo dimostra. Non bisogna mai arrendersi – prosegue – e lottare sempre per cause giuste, nel nome della solidarietà e della giustizia. Per questo ho voluto, in questo fine anno difficile e drammatico, realizzare questo video per ricordare la storia di un movimento che da una piccola, lontana regione è arrivato a far parlare il mondo, facendo venire in un piccolo comune calabrese, Tarsia, per raccontare la realizzazione, in corso, della grande opera umanitaria, il Cimitero internazionale dei Migranti, inviati da lontani Paesi del Pianeta: dal Brasile all’Inghilterra, dalla Francia alla Germania, dalla Svizzera al Qatar. Per questo dico, oggi più che mai, che Diritti Civili deve essere un motivo di orgoglio per un’intera regione e un esempio per tutti, soprattutto oggi per i giovani e le future generazioni. Per questo chiedo che il video con la storia-leggenda di Diritti Civili venga proiettato nelle scuole, ad iniziare da quelle calabresi».
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