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OPPIDO MAMERTINA (Reggio Calabria) – Un escavatore di proprietà della cooperativa Valle del Marro, gestita dall’associazione antimafia Libera, è stato incendiato a Castellace di Oppido Mamertina in un terreno confiscato alla cosca Mammoliti. Il mezzo doveva essere utilizzato dalla cooperativa per l’espianto di alcune centinaia di ulivi incendiati lo scorso anno e l’avvio dei lavori di bonifica del terreno. Si tratta dell’ennesimo attentato alla cooperativa gestita da Libera.
LE REAZIONI. Per il sindaco della vicina Polistena, Michele Tripodi «non è la prima volta che a Castellace si verificano gravi azioni intimidatorie contro la cooperativa, come l’incendio dell’escavatore della scorsa notte di proprietà della Valle del Marro, impegnata a gestire un terreno confiscato in un territorio difficile». Esortiamo a proseguire nella propria attività dice – la cooperativa Valle del Marro, che inoltre deve sapere di non essere sola in questa battaglia per il lavoro pulito e per l’affermazione della legalità contro la ndrangheta».
In una nota anche don Pino De Masi, coordinatore di «Libera» per la Piana di Gioia Tauro, commenta l’incendio dell’escavatore della cooperativa Valle del Marro. Per il rappresentante di «Libera», a cui la coop è iscritta, «è chiaro che hanno lanciato una vera e propria sfida, dopo l’incendio dello scorso anno e l’incendio all’escavatore che iniziava i lavori proprio sul quel terreno. Non vogliono che coltiviamo su quel terreno. Ma sia chiaro che le fiamme non ci intimidiscono, non cederemo, noi siamo più forti e niente e nessuno fermerà il riscatto di queste terre. Confidiamo nella magistratura e nelle forze dell’ordine – si legge – per individiduare in tempi brevi i responsabili».
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