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REGGIO CALABRIA – Il tribunale della libertà di Reggio Calabria ha disposto la scarcerazione di Raffaele Giordano, di 25 anni, e dello zio Elio Giordano (38), arrestati il 25 luglio scorso nell’ambito dell’operazione coordinata dalla Dda «Nuova Delia» relativa all’omicidio di Rocco Frisina, compiuto nel gennaio del 2008. Il tribunale ha così accolto i ricorsi dei legali dei due uomini, rispettivamente l’avv. Luigi Cardone e l’avv. Francesco Sorace, che ha reso nota la decisione. I Giordano erano stati arrestati in esecuzione di un’ordinanza nella quale, il gip di Reggio Calabria, nell’accogliere la richiesta effettuata dalla Dda, dichiarava la propria incompetenza per territorio ed applicava la misura cautelare ritenendo ricorressero ragioni eccezionali di urgenza. Gli atti sono stati così trasmessi alla Procura di Palmi dove il gip, accogliendo la richiesta presentata dal pm ha confermato la custodia cautelare in carcere per Elio e Raffaele Giordano.
Dall’inchiesta, in seguito ad attività di intercettazioni ambientali e telefoniche nei confronti dei parenti della vittima, sarebbero emersi indizi a carico dei Giordano per fatti diversi dall’omicidio e che sarebbero stati accertati nel 2008. Elio Giordano (cognato di Rozzo Frisina) ed il nipote Raffaele sono accusati di porto illegale, detenzione e vendita di armi comuni da sparo. I difensori Luigi Cardone e Francesco Sorace, è scritto in una nota, «hanno dimostrato l’infondatezza delle accuse e l’inesistenza sia dei gravi indizi di colpevolezza che delle esigenze cautelari, provando, altresì, che tutti i fatti contestati ai loro assistiti sono destituiti di qualsiasi fondamento».
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