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BAGNARA – Sfiorata la tragedia sul la SP19 che collega Bagnara alla frazione di Solano e all’Aspromonte. Al momento dell’arrivo dei soccorritori, infatti, si pensava che sotto quegli oltre 25 metri cubi di terreno che sono precipitati violentemente sull’asfalto, ci fossero sepolte anche delle autovetture dal momento che quel tratto risulta abbastanza trafficato.

Tutto è iniziato alle 14.30 di ieri.  Nonostante la siccità di queste torri de giornate estive, lo smottamento, che ha interessato la zona attigua al pilastro nord del ponte autostradale “Sfalassà”, ha portato a valle tutto ciò che ha incontrato nel suo percorso, compreso il massiccio muro di protezione della strada provinciale. Il tratto della Sa-Rc, invece, non ha subito alcuna ripercussione. 

Per sgombrare la strada dal materiale precipitato, sono state necessarie diverse ore d’intervento. L’arteria è stata riaperta al traffico solo nella tarda serata di ieri e per tutta la notte, il tratto interessato, è stato sottoposto a vigilanza continua da parte dei volontari della Protezione Civile, per monitorare la stabilità del terreno e permettere il passaggio delle autovetture in piena sicurezza. Secondo quanto comunicato dal responsabile della protezione civile Vincenzo Calarco, «la causa della frana sarebbe rappresentata dalle acque superficiali non regimentate provenienti dal nuovo tracciato autostradale» inaugurato, peraltro, nei giorni scorsi dal presidente Ciucci. Proprio all’uscita della galleria, infatti, un tubo scaricava l’acqua sul terreno.

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