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Due commenti sospetti, di cui uno contenente delle vere e proprie minacce, sono stati lasciati nelle scorse ore a due articoli pubblicati da Il Quotidiano Web riguardanti i recenti atti intimidatori perpetrati nei confronti di collaboratori di giustizia del Lametino in particolare attraverso l’esplosione di due bombe che hanno distrutto due bar di proprietà di familiari di Battista Cosentino e Angelo Torcasio. Si tratta di due collaboratori di giustizia che hanno consentito, con le loro dichiarazioni, di ricostruire vari aspetti delle indagini “Medusa”, “Medea” e “Minerva” contro la malavita lametina. Per quanto concerne i commenti sono riconducibili al medesimo autore e contengono, tra le altre cose, anche esplicite minacce come ad esempio la frase: «I Iannazzo lo sanno bene e prima o poi ti faranno piangere lacrime di sangue». Secondo una possibile interpretazione il testo del secondo commento, che contiene la frase minatoria citata, potrebbe riferirsi al capo storico del clan Giampà, ossia Francesco Giampà, attualmente in carcere a scontare l’ergastolo, anche perché nel commento si parla del “Professò” appellativo con cui viene di solito chiamato proprio Francesco Giampà e poi viene ricostruito anche una specifico episodio con la citazione per nome e cognome di determinate persone note nell’ambiente criminale e relativo all’attività dei vertici delle ‘ndrine negli anni ’80, episodio che rimanda ai rapporti di forza e al ruolo che lo stesso Giampà avrebbe avuto in passato nel territorio lamentino.
Per quanto concerne l’altro commento, invece, è chiaro il riferimento al collaboratore di giustizia Giuseppe Angotti che ha fatto diverse dichiarazioni riguardanti i presunti rapporti con la politica come riportato nell’articolo pubblicato proprio sul sito de Il Quotidiano della Calabria.
Ovviamente la pubblicazione dei due commenti è stata sospesa in fase di moderazione e si è proceduto immediatamente alla denuncia all’autorità inquirente, allegando i testi pervenuti.
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