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NAPOLI – La Lega, a firma dei suoi consiglieri Gianpiero Zinzi, Severino Nappi e Attilio Pierro, ha depositato interrogazione al presidente De Luca in merito alla distribuzione presso i distretti delle AA.SS.LL. campane delle dosi per il vaccino influenzale previste per la stagione 2020-2021. E’ quanto si legge in una nota.
“Il servizio pubblico pare abbia fatto incetta di tutte le dosi disponibili, e che non ne siano rimaste per le farmacie, dove si rivolgono coloro che non ricevono il vaccino gratuitamente dalla Asl attraverso il proprio medico di famiglia. L’Ordine nazionale dei Farmacisti e le associazioni di categoria hanno chiesto invano un aumento della dotazione nominale, nonostante la conferenza Stato-Regioni avesse già deciso che la quota delle dosi da destinare ai vari SSR dovesse essere di 250mila dosi», si sottolinea.
“In Campania – spiegano i consiglieri della Lega – nonostante gli annunci, ‘siamo i primi per numero di vaccinì vaneggiava la settimana scorsa De Luca nel consueto e ripetitivo monologo sui social, e dinanzi a un numero di richieste sempre crescente, ad oggi sono diversi i distretti delle AA.SS.LL. della regione a non aver ricevuto le dotazioni promesse, né per affrontare l’influenza stagionale né per prevenire la polmonite e le altre patologie cagionate dallo pneumococco, e non hanno avuto neppure garanzie circa la data di arrivo del loro arrivo. Gli stessi medici di medicina generale e farmacisti segnalano l’insufficienza della dotazione stabilita».
«La Giunta regionale – continuano Zinzi, Nappi e Pierro – aveva annunciato l’acquisto di dosi di vaccino antinfluenzale per vaccinare tutta la popolazione campana, secondo dati raccolti dai media, avrebbe invece stimato di vaccinare tra 1,2 e 1,5 milioni di persone. Chiediamo al presidente della Giunta Regionale di conoscere la percentuale di popolazione campana già vaccinata contro l’influenza stagionale; se intende dare garanzie sul vaccino anti-pneumococco (vaccinazione contro gli pneumococchi è raccomandata, a partire dai 2 mesi e fino ai 5 anni, per proteggere i bambini da meningiti, polmoniti, infezioni del sangue con un numero di dosi necessarie da 1 a 3 in funzione dell’età), e comunicare in tempi rapidi alle ASL di competenza la data certa di consegna delle dosi necessarie per vaccinare la restante parte di popolazione in attesa».
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