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VIBO VALENTIA – La Questura di Vibo Valentia ha comunicato al testimone di giustizia Vincenzo Ceravolo, 59 anni di Pizzo, la proroga del servizio di protezione personale la cui revoca, a far data dal 15 luglio scorso, gli era stata annunciata lo scorso 27 dicembre. La proroga della scorta scadrà il prossimo 15 settembre.
L’imprenditore vibonese, leader nell’export del tonno fresco del Mediterraneo, è sotto protezione dal 28 maggio del 2003, in conseguenza della sua denuncia nei confronti del boss Pantaleone “Luni” Mancuso, capo della cosca Mancuso di Limbadi e Nicotera che, insieme ad un suo affiliato, fu processato e condannato per estorsione aggravata dalle modalità mafiose.
Nel corso degli anni l’imprenditore ha denunciato danneggiamenti subiti per circa 20milioni di euro. Nei giorni scorsi il testimone di giustizia è stato vittima di un’altra intimidazione, quando il ritaglio dell’articolo del Quotidiano della Calabria, che dava notizia della revoca della scorta all’imprenditore, è stato affisso tra i manifesti funebri in una via centrale di Vibo Valentia.
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