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CROTONE – Il giorno dopo l’entrata in funzione del reparto Covid-2 preso in carico da Emergency nell’ospedale San Giovanni di Dio, cade una delle tende da campo allestite dalla ong (e finite al centro di tante polemiche) sotto i colpi del forte vento che ieri ha imperversato in città, ma viene subito risistemato dalla Protezione civile.

Un’immagine quasi emblematica, nelle stesse ore in cui si sono registrate altre due vittime, due persone anziane che erano ricoverate nel nosocomio, e in cui scoppia un focolaio nella casa di riposo Santa Maria di Roccabernarda, dove sono risultati ben 62 positivi tra ospiti, dipendenti e proprietari della struttura. I nuovi 85 contagi rilevati nel bollettino diffuso dalla regione calabria sono in gran parte riconducibili all’exlpoit di Roccabernarda.

Il sindaco del centro del Marchesato, Nicola Bilotta, è da ieri a stretto contatto con i vertici dell’Asp di Crotone e del dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria; è al vaglio l’ipotesi di istituire la zona rossa. A livello locale il primo cittadino ha riunito il comandante della Stazione dei carabinieri, i consiglieri comunali, il parroco, don Ercole, il presidente della Consulta delle associazioni, Paolo Rosa: la volontà è unanime, misure il più possibile stringenti. Già oggi verranno eseguiti 90 tamponi molecolari.

«Consigliamo vivamente, per un senso di responsabilità collettiva, a chiunque abbia avuto contatti con il personale, con i proprietari, con gli ospiti e con gli operatori della Casa di Riposo “Santa Maria” di Roccabernarda, di effettuare per il momento un isolamento fiduciario in attesa di ulteriori disposizioni», dice il primo cittadino che, intanto, ha disposto che dal 7 al 31 dicembre prossimi, chiunque rientri a Roccabernarda da altre regioni dovrà darne comunicazione al Comune e sottoporsi a tampone molecolare o antigienico, comunicandone il risultato all’ente. Chi dovesse rifiutarsi avrà l’obbligo di sottoporsi a quarantena obbligatoria. Nello stesso periodo, anche chi intende spostarsi dal paese per uscire fuori dalla regione è tenuto a informare il Comune. Soltanto il giorno prima a Roccabrnarda si era registrato il decesso di una paziente Covid.

Ieri l’Asp pitagorica non ha diffuso il consueto report della situazione epidemiologica comune per comune in quanto era in corso l’allineamento dei dati con le piattaforme della Regione Calabria e della Protezione civile.

Infine, il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, e Gino Strada, chirurgo e fondatore di Emergency, hanno avuto un lungo incontro ieri mattina. Tema della discussione, si legge in una nota dell’ufficio stampa del Comune della città pitagorica, la situazione Covid in città e il progetto che Emergency sta avviando in collaborazione con la Protezione civile presso l’ospedale cittadino. «La città vi dà il suo più sincero benvenuto, anche per alleviare il durissimo lavoro fatto dai medici dell’ospedale San Giovanni di Dio in questi ultimi mesi», ha affermato Voce.

«Siamo contenti – ha dichiarato Strada – di poter dare una mano ai colleghi che hanno gestito finora una situazione difficile con grande fatica. In una situazione come questa, sono convinto che chiunque possa e debba dare il suo contributo». Emergency gestirà il reparto Covid2, con 23 posti letto all’interno della struttura a cui, in caso di necessità, si aggiungeranno 8 posti letto nelle tende montate dalla Protezione civile.

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