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«IN Cassazione non ci sono processi aggiustati»: così il primo presidente della Suprema Corte Ernesto Lupo, respinge il sospetto che un magistrato dell’Alta Corte possa aver aiutato un indagato della ‘ndrangheta. La Dda di Reggio Calabria da qualche tempo ha avviato un’inchiesta delicatissima che punta dritto dentro il tempio della giustizia.
Secondo Lupo le notizie sull’aggiustamento di un procedimento cautelare in favore di Rocco Giuseppe Reichichi è solo il frutto «di un’eccessiva influenza della cultura del sospetto, che è nociva della cultura della legalità». In sintesi, per Lupo, si tratta di una «notizia giornalistica infondata», alla quale la Suprema Corte risponderà con un apposito comunicato. Lupo ha parlato nell’Aula magna della Cassazione durante la commemorazione delle stragi di Falcone e Borsellino.
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