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VIBO VALENTIA – Il prefetto di Vibo Valentia Michele Di Bari, il procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo ed i sindaci di undici comuni della provincia hanno sottoscritto un protocollo finalizzato alla demolizione di opere abusive con sentenza passata in giudicato e destinato a restituire legalità, mediante regole e procedure certe, ad un settore particolarmente travagliato qual è quello dell’edilizia residenziale abusiva, in cui non di rado, sono presenti fattori speculativi e interessi criminosi. L’intesa è stata sottoscritta dai sindaci di Vibo Valentia, Acquaro, Fabrizia, Mileto, Nicotera, Pizzo, Ricadi, San Calogero, Serra San Bruno, Soriano e Tropea. Spagnuolo ha rilevato che, «ancora una volta, si è riusciti a fare rete tra autorità giudiziaria e amministrazioni. Prendiamo consapevolezza di un territorio devastato anche per mano dell’uomo, ma non possiamo più permettere il lusso di continuare a costruire degli scempi, che poi creano oggettiva pericolosità. La collettività ed il sindaco devono mettersi sulle spalle i costi di questo scempio. Sia chiaro che non si tratta di una guerra all’abusivismo di necessità ma intendiamo colpire i fenomeni più macroscopici».
Il magistrato ha poi spiegato le modalità degli interventi di demolizione (circa una cinquantina) evitando di gravare sui comuni che verrebbero ad avere costi insopportabili. Il prefetto Di Bari ha parlato di «un’iniziativa molto importante, la prima del genere attuata in Calabria, poichè crea una vera collaborazione tra la autorità giudiziaria e le amministrazioni locali. È una vera testimonianza di legalità, in particolare in una materia come quella dell’abusivismo e della demolizione che sono settori molto complessi. Inoltre diventa un’azione educativa per l’intera collettività che assolve ad un’esigenza di mettere la parola fine in maniera intelligente al problema». Sono previsti incontri periodici che consentiranno di monitorare lo stato operativo dell’accordo sottoscritto innestandovi, se necessarie, nuove migliorative.
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