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C’era una volta la Calabria nera, terra estrema, introversa, ripiegata su dolori e miserie. Ribaltando questi e altri cliché, Eugenio Finardi ha ambientato in una fattoria calabrese il video del suo nuovo singolo “Passerà”, per festeggiare il solstizio d’estate. Pubblicato il 21 giugno, a salutare nel migliore dei modi l’arrivo della bella stagione, il videoclip è gioioso e luminosissimo. Girato in due giorni in una cascina nei dintorni di Cosenza, è opera del regista reggino Giacomo Triglia, già autore di video per altri musicisti, tra cui Dario Brunori e Ettore Giuradei. La masseria in cui sono girate le scene rurali di “Passerà” è ancor abbastanza tipica e familiare per le nostre zone. «Ma se avessi cercato di realizzare il video nei dintorni di Milano, dove vivo», dice Finardi, «avrei trovato solo qualche acciaieria robotizzata. Volevo realizzare questo cortometraggio in un luogo in cui le tradizioni popolari si potessero ancora toccare», aggiunge il cantautore, assai soddisfatto del risultato raggiunto. «In questo momento così tetro avevo bisogno di trasmettere una continuità festosa con il nostro passato più vero, trasmettere solarità». Ed è rincuorante, ammettiamolo, che per realizzare questo proposito l’autore di “Musica ribelle” abbia pensato alla Calabria. Finardi, che si definisce un cittadino poco avvezzo alle cose di campagna, racconta la gioia di aver guidato un trattore, di aver preso un agnello in braccio. Tutto merito del signor Franco, «un contadino fantastico, che ci ha accolto nella sua fattoria di Montalto Uffugo, trattandoci con affetto e facendoci sentire a casa».

Il video trasmette una sensazione di calorosa e contagiosa gioiosità, coralità, positività. Tra galline, cani da pastore, balle di fieno, macchine agricole, vino a volontà, colori e suoni, si consumano le attività dei campi e i tempi della festa, con un pizzico di sensualità campagnola. Fisarmoniche, mandolini e una melodia popolare trascinante, “Passerà”, tratto dal triplo album “Sessanta”, è un inno all’estate e alla vita: «Se diamo tempo al tempo, noi diamo pane al pane», canta Finardi, suggerendo la certezza di un domani più promettente: «La notte passerà, la chiameremo libertà». Le suggestioni suggerite dalle immagini di Giacomo Triglia sono molteplici, e vanno dal Fellini di “Amarcord” a ”L’albero degli zoccoli” di Olmi fino al “Quarto stato” di Pellizza da Volpedo. «Non solo entusiasmo e passione abbiamo trovato», dice il cantautore, «ma anche professionalità e rigore». Per il videoclip si è mobilitata un’intera comunità locale di attori, giocolieri, intellettuali, operatori, musicisti. Si riconoscono Dario Brunori, Giovanni Turco, Ivana Russo, Dario Della Rossa e molti altri, che partecipano con un cameo alla festa contadina, allietata dalla presenza vitale di un bimbo appena nato. Come diceva Bruno Pizzul, “tutto molto bello”. Buona estate.

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