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NAPOLI – Dieci sindacati dei medici uniti. I rianimatori e gli anestesisti dell’Ospedale del Mare.
L’Associazione degli anestesisti, rianimatori e medici dell’area critica. E’ una sollevazione in pratica di tutti i medici ospedalieri campani che va in scena oggi contro il governatore Vincenzo De Luca, che ha anche la delega regionale alla sanità, quindi è il loro capo, dopo le dichiarazioni di venerdì del presidente della Giunta.


“C’è qualche buontempone che quando arriva la richiesta di terapia intensiva alle otto di sera dice che non ci sono posti liberi perché magari poi deve fare la nottata”, e ancora: “C’è una piccola percentuale di farabutti che cerca di non fare il suo doverè: queste le frasi che ha fatto infuriare i medici campani”. Durissima la lettera aperta di dieci sindacati dei medici: Anaao Assomed, Aaroi Emac, Cimo, Cgil Funzione Pubblica, Cisl Medici, Uil Fpl Medici, Fvm, Fassid, Fesmed, Anpo Ascoti Fuals Medici. “Restiamo attoniti, stupiti – scrivono – dalle dichiarazioni di chi dovrebbe tutelare i medici e gli operatori sanitari. Non bastano le scuse, non basta la solita rettifica.
Chiediamo con forza un cambio di passo. La pazienza è finita. La misura è colma”.


I medici sottolineano che “reggono da anni un sistema sanitario regionale alla canna del gas, a causa di veri farabutti che hanno violentato, distrutto, utilizzato la sanità come un bancomat” e che “hanno lavorato fino ad oggi con un bavaglio a causa dei turni massacranti, del senso di impotenza e di friustrazione ancor più che di decreti spazzatura”, scrivono ricordando il silenzio imposto da De Luca ai medici con la stampa.


I rianimatori e anestesisti dell’Ospedale del Mare respingono le accuse e, anzi, accusano a loro volta: «Da mesi che segnaliamo, anche per via ufficiale, tutte le carenze strutturali, organizzative, e di risorse umane. Lo sa che da circa una settimana i nostri copricalzari sono stati sostituiti da sacchetti della spazzatura? Lo sa che non abbiamo sistemi di monitoraggio avanzato? E’ consapevole che nel nostro Covid center non esiste un radiologo di guardia, bensì è il radiologo di turno in ospedale che deve allontanarsi per venire ad eseguire gli esami necessari? Che negli angusti moduli che Voi avete acquistato non possono lavorare in sicurezza circa 50 persone per turno senza creare pericolosi assembramenti? Lo sa che molti degli infermieri assegnati alle nostre Terapie intensive Covid non ha alcuna esperienza in area critica? Crede veramente che ognuno di quei 6 moduli possa contenere 16 pazienti quando a stento ne riesce a contenere la metà?». Mentre l’Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani Emergenza Area Critica scrive in un’altra missiva che le parole di De Luca «rischiano di essere fuorvianti per l’opinione pubblica, catalizzando, ingiustamente, le ire, le preoccupazioni e le insoddisfazioni di quest’ultima, spesso causate da un sistema in sofferenza, su professionisti che, invece, sacrificano, ogni giorno, se stessi e i propri affetti per adempiere al proprio dovere».


Uno tsunami con cui De Luca dovrà fare i conti in una Campania che conferma un calo della curva dei contagi con 2.729 positivi nelle ultime 24 ore su 22.007 tamponi con una percentuale positivi-test del 12,40% ma con 49 deceduti di cui 34 nelle ultime 48 ore. Negli ospedali la situazione è di forte pressione ma non ci sono più le code di auto e ambulanze in attesa al Cotugno e al Cardarelli.

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Rosa Curcio

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