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Tra poche ore, in particolare dal prossimo 29 novembre, la Calabria cesserà di essere zona rossa per passare nella zona arancione.

L’annuncio arriva direttamente dal presidente f.f. della Regione Calabria Nino Spirlì che proprio sull’argomento, questo pomeriggio aveva attaccato il Governo (LEGGI).

Spirlì ha chiarito di aver «ricevuto le telefonate del premier Giuseppe Conte e dei ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia, i quali mi hanno comunicato che la Calabria sarà dichiarata, tra qualche ora, zona arancione. È un premio al comportamento dei calabresi che, pur continuando a resistere di fronte a una emergenza nell’emergenza covid, quasi sconfortati, stavano perdendo la loro storica capacità di resistere agli assalti più cruenti e alle ingiustizie più mortificanti».

In particolare, il presidente f.f. precisa che questo risultato è il frutto della «continua interlocuzione con il governo centrale e la reciproca disponibilità alla collaborazione», condizioni queste che «hanno fatto sì che questo piccolo miracolo istituzionale potesse avvenire».

A questo punto «Cosa cambierà, dalle prossime ore in poi? Tanto, ma anche poco. Tanto, perché, finalmente, le attività commerciali potranno riaprire, alzando le saracinesche e accogliendo i clienti; poco, perché sarà comunque necessario mantenere lo stesso rigore nel seguire le norme sul distanziamento sociale, nell’uso dei dispositivi di protezione individuale e nel rispetto dei vari divieti, tra cui quelli relativi agli spostamenti e al coprifuoco».

Da questo momento in poi, puntualizza Spirlì «I calabresi dovranno continuare a dimostrare quella maturità civica che li ha contraddistinti, in modo eccellente, fino a oggi. Il Covid-19 è un virus che non fa prigionieri, per cui arrendersi con superficialità alle sue insidie potrebbe diventare letale, soprattutto per i più deboli tra noi. E se, nonostante le evidenti mancanze, il nostro sistema sanitario ha retto, e bene, è solo per la grande capacità dei medici, degli infermieri e degli operatori, di ogni ordine e grado, e per il coraggio politico che abbiamo dimostrato nell’assumerci le responsabilità derivanti dall’assenza del commissario governativo».

In conclusione, il presidente f.f. invita tutti a continuare «così, perché il fine ultimo, la guarigione dei contagiati, la tutela di chi non ha incontrato il virus, il rifiorire delle attività commerciali, artigianali, industriali, artistiche, possa essere raggiunto nel più breve tempo possibile. Per il momento – conclude il presidente Spirlì –, prendiamo atto delle decisioni del Governo e ci auguriamo che questa amichevole considerazione possa continuare ancora».

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Francesco Ridolfi

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