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REGGIO CALABRIA – Dopo circa due anni di indagini i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, coordinati dal sostituto procuratore Matteo Centini della locale Procura della Repubblica, hanno posto sotto sequestro 15 motobarche da pesca appartenenti al naviglio di una società cooperativa operante nelle acque del comprensorio reggino per un valore complessivo stimato di oltre 700.000 euro.
Gli accertamenti dei finanzieri hanno preso le mosse nel mese di maggio 2010 dall’affondamento, nelle acque antistanti il porto di Bagnara, di una barca da pesca a bordo della quale venivano rinvenute senza alcuna giustificazione quattro taniche di gasolio di colore verde tipico dei prodotti agevolati senza pagamento di imposta. Il sospetto che si trattasse di una frode ben più articolata era emerso a seguito dell’analisi della documentazione acquisita che permetteva di rilevare che la barca apparteneva al naviglio di una cooperativa reggina e che, nonostante il serbatoio della imbarcazione avesse una capacità di poco superiore ai 30 litri, erano stati effettuati rifornimenti di gasolio per migliaia di litri per volta.
Grazie ad una serie di accertamenti anche di natura fiscale è emerso che la cooperativa non era in possesso dei requisiti e delle caratteristiche minimali previste dal Codice Civile per gli enti mutualistici, nonchè evasore totale non avendo presentato per l’anno 2009 le prescritte dichiarazioni fiscali. L’incrocio dei vari dati ha, quindi, consentito di accertare l’esistenza di una radicata organizzazione dedita al contrabbando ed alla distrazione di gasolio sottoposto ad usi o impieghi agevolati, quale la navigazione dei motopescherecci in acque comunitarie che negli anni dal 2006 al 2011 aveva consumato in frode, ovvero distratto circa 100 mila litri di prodotto. Si accertava inoltre che il presidente della cooperativa in associazione con il titolare di un distributore per l’erogazione di carburante ad imposta esente, un familiare ed altri soci della cooperativa stessa avevano effettuato con le imbarcazioni appartenenti al naviglio della cooperativa numerose operazioni di bunkeraggio ben oltre le capacità di carico delle imbarcazioni stesse. Otto, pertanto, gli avvisi di garanzia emessi con il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di 15 motobarche da pesca. Oltre al valore complessivo delle barche e delle relative licenze di pesca, sono state contestate in capo alla cooperativa violazioni alle imposte dirette ed Iva per complessivi 900 mila euro con il recupero di imposte evase sul gasolio agevolato per oltre 80 mila euro.
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