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REGGIO CALABRIA – Nuova puntata nella vicenda legata al magistrato della Dda Alberto Cisterna accusato da alcuni collaboratori di giustizia di aver avuto dei rapporti con esponenti del clan Lo Giudice. Il Tar del Lazio, infatti, con un provvedimento d’urgenza, ha sospeso il trasferimento cautelare, pronunciato dalla sezione disciplinare del Csm la scorsa settimana, del vice procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia, Alberto Cisterna, che, secondo il Tribunale delle toghe, deve essere trasferito a Tivoli con funzione di giudice, a causa dei contatti avuti con Luciano Lo Giudice, appartenente a una famiglia di criminalità organizzata di Reggio Calabria. Per tale vicenda Cisterna è indagato per corruzione in atti giudiziari dai magistrati reggini. Il Tar del Lazio, con un decreto di ‘inaudita altera parte’, spiegano fonti del Consiglio superiore della magistratura, ha deciso di sospendere il trasferimento, fissando al 20 giugno prossimo un’udienza per sentire le parti.
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