L'ospedale di Cosenza
3 minuti per la letturaCOSENZA – «Dottoressa, quante assunzioni avete concretamente fatto in queste settimane?» chiedeva il sindaco Occhiuto a Giuseppina Panizzoli, commissario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, durante il blitz di alcuni giorni fa all’Annunziata (LEGGI).
«Un attimo, verifico… [interlocuzione con l’ufficio]. Abbiamo chiamato i primi 40 in graduatoria, hanno tutti rifiutato» rispondeva Panizzoli, smentendo da sola la nota con cui dieci giorni prima l’Azienda stessa assicurava di aver «mobilitato» 2,3 milioni di euro di risorse e annunciava 100 nuove assunzioni (LEGGI).
Le cifre corrette (come si raccontava ancora nell’edizione cartacea del Quotidiano) le dava ancora Occhiuto, nel resoconto di quel blitz che ha fatto da preludio all’ordinanza con cui ha imposto al commissario di procedere con nuove assunzioni attingendo anche fuori dalle graduatorie: a fronte di 2,8 milioni assegnati dalla Regione all’Azienda ospedaliera di Cosenza i soldi davvero spesi ammontano a 557mila euro.
Dati che ora conferma anche il Pd di Cosenza, documentandoli con la copia di un verbale di riunione tra il dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria e l’Azienda Ospedaliera di Cosenza, datato 3 novembre.
«Neanche un’emergenza sanitaria di proporzioni mondiali ha potuto niente contro le brutte abitudini della commissaria dell’ospedale civile di Cosenza, Giuseppina Panizzoli che continua a fare affermazioni che poi i fatti, puntualmente, si incaricano di smentire – scrive in una nota Giuseppe Mazzuca, membro dell’Assemblea Nazionale del Pd – Senza voler essere facili profeti, possiamo dire che bene avevamo fatto a non fidarci delle dichiarazioni della commissaria e delle promesse di assunzioni fatte nell’ambito dei provvedimenti di emergenza anti-Covid. Il Piano di assunzioni che avrebbe consentito alla dottoressa Panizzoli di “gestire la seconda ondata pandemica” è infatti in realtà un bluff, un’operazione di maquillage mediatico smentita ufficialmente in un documento firmato dalla Regione di cui siamo entrati in possesso».
Cosa si dice nel verbale? Che l’Azienda ha ricevuto dalla Regione a fine marzo 2 milioni 850mila 500 euro e ne ha spesi – ad agosto – 557mila 349, 68 euro per l’assunzione di 6 medici, 26 infermieri, 2 tecnici e 4 biologi. Numeri insufficiente, dice la stessa Azienda, a soddisfare le esigenze di organico. La Regione replica sollecitando l’utilizzo di tutte le risorse disponibili.
La ragione delle mancate assunzioni (ufficiosa, bisbigliata dagli addetti ai lavori) starebbe proprio nel rifiuto dei professionisti: ricercatissimi in tutta Italia e con condizioni contrattuali ben più gratificanti dell’assunzione a tempo determinato dell’Annunziata, stanno tutti o quasi rifiutando. Non resta che sperare nel reclutamento straordinario, avviato ieri dopo la sollecitazione del Comune di Cosenza, con la chiamata diffusa – come visto peraltro già in altre parti d’Italua – rivolta anche a medici in pensione e a giovani neoabilitati.
Nel frattempo il Pd promette di fare verifiche. «È comunque chiaro che non avendo adempiuto ad una sua precisa responsabilità in un contesto di piena emergenza sanitaria, la Direzione dell’ospedale potrebbe aver contribuito a determinare un aumento dell’indice pandemico vista e considerata l’impossibilità dei pochi medici in servizio di esaurire le richieste dei cittadini che si rivolgevano all’ospedale – scrive Mazzuca – È altrettanto evidente che, se uno scenario del genere fosse dimostrato, saremmo costretti a rivolgerci alla magistratura inquirente affinché possa valutare gli eventuali profili di responsabilità di una vicenda vergognosa che rappresenta la cartina di tornasole della mala-gestione sanitaria di chi in questo momento governa la sanità».
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