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Due condanne a 24 anni di reclusione ciascuno sono state chieste oggi alla Corte d’assise di Catanzaro nell’ambito del processo a carico di Eugenii Kaplin, di 23 anni originario dell’Ucraina, e Nouri Burkat Jouad Saleh, palestinese di 22 anni, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e omicidio come conseguenza di altro reato, dopo il viaggio della speranza conclusosi ad agosto 2010 con lo sbarco di 50 immigrati sulla costa di Guardavalle (Catanzaro) e la morte di un quindicenne annegato prima dell’arrivo. Il pubblico ministero Alberto Cianfarini ha terminato la propria requisitoria con queste richieste prima che i giudici (presidente Neri, a latere Commodaro) rinviassero al 12 giugno per le arringhe dei difensori degli imputati (gli avvocati Nicola Tavano e Domenico Pietragalla) e la sentenza. Nell’ambito delle indagini che portarono all’arresto dei due presunti scafisti – rinviati a giudizio lo scorso 20 giugno – furono i compagni di viaggio di Quazim Ahamad, il quindicenne di origine afgana deceduto e il cui corpo fu rinvenuto il 24 agosto sulla spiaggia di Guardavalle, a consentire alle forze dell’ordine di ricostruire quanto accaduto, raccontando che il ragazzo aveva spiegato di non saper nuotare e che quando finì in mare chiese disperatamente aiuto, ma purtroppo senza ricevere soccorso.
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