Saverio Cotticelli
2 minuti per la letturaLa Calabria non ha ancora un piano operativo covid. La Calabria è diventata da oggi zona rossa per i rischi derivanti dal contagio da coronavirus covid-19.
La Calabria è commissariata, per quanto riguarda la gestione della sanità, da quasi 11 anni e a capo della struttura commissariale c’è oggi Saverio Cotticelli nominato dal Primo Governo Conte un paio di anni fa (LEGGI).
Durante la trasmissione Titolo Quinto V su Rai Tre, andata in onda venerdì 6 novembre, il Commissario Cotticelli è stato intervistato da Walter Molino rivelando la propria posizione sull’inserimento della regione tra le aree rosse e, quindi, ad altissimo rischio covid ma, soprattutto, ha “scoperto”, proprio durante il servizio, che il responsabile della redazione del piano operativo covid (ancora non redatto per la Regione Calabria) è proprio la struttura commissariale, in parole povere e ultima analisi: Saverio Cotticelli.
La cosa sorprendente è che poco prima nella stessa intervista il commissario Cotticelli ha testualmente dichiarato: «Io non sono il responsabile, Si sono dimenticati (presumibilmente il governo ndr) che ci sono due regioni commissariate, la Calabria e il Molise, e hanno dato l’incarico (del piano covid ndr) ai presidenti della Giunta».
LEGGI L’INTERVENTO DI GIUSEPPE CONTE:_ «COTTICELLI VA CACCIATO SUBITO»
Quindi, secondo il Commissario Cotticelli, il Governo avrebbe dimenticato di avvertire la struttura commissariale di realizzare il piano operativo covid, in questa Italia spesso strabica può anche accadere. Nel dubbio, quindi, giustamente nel giugno di quest’anno lo stesso Cotticelli ha voluto vederci chiaro ed ha interpellato il ministero per ottenere una indicazione incontestabile su chi avrebbe dovuto redigere quel piano. E lo scorso 27 ottobre il ministero ha risposto.
“E vediamo questa risposta” incalza il giornalista di Titolo Quinto. Cotticelli lo accontenta, si procura il parere del ministero, lo legge, gira un paio di volte le pagine, e alla domanda “chi doveva fare il piano covid?” la risposta è sconcertante: «Io, il piano devo farlo io» e poi legge il parere del ministero: «Nelle regioni sottoposte a piano di rientro e commissariate il potere/dovere di predisporre il piano operativo covid compete esclusivamente alla struttura commissariale».
Imbarazzo.
Tentativo di rassicurare («il piano lo sto realizzando io (?) e la settimana prossima è pronto»).
Resa incondizionata: «Domani mattina io sarò cacciato da qui».
Sfumato… Sipario… Titoli di coda.
GUARDA IL VIDEO CON I BRANI DELL’INTERVISTA A COTTICELLI SUL PIANO COVID
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E per fortuna che questo è stato generale dei carabinieri… non oso pensare come abbia svolto il suo compito in precedenza.,…
Bisognerebbe chiedere a Cotticelli la restituzione di tutti gli stipendi riscossi perché non ha fatto altro che scaldare la “sedia” sulla pelle di chi soffre. Adesso ci rendiamo conto dei danni che ha fatto, dovrebbe risarcire le vittime di Covid 19 della Calabria. Ho tanta rabbia!
E chi doveva controllare trimestralmente, non annualmente, l’operato di Cotticelli, secondo quanto scritto nell’atto di nomina ufficiale di Cotticelli? Fate voi….
11 anni di commissariamento 11 e la popolazione calabrese se vuole curarsi deve andare altrove creando e ricreando i disavanzi ; non ci vuole molto per capire che c’è qualcosa che non va. Il disinteresse creato dai governi la dice lunga di quanto importi veramente a qualcuno per risolvere anche questo ennesimo problema. Perché non capire che anche la sanità è asservita alle regioni centro settentrionali che si autopromuovono e ne fanno business a spese di una regione che è il cul de sac della penisola.
La cosa cosa che sempre più spesso ci riesce meglio a noi calabresi è quella di scaricare le colpe sugli altri invece che di riconoscere le nostre e provare a superarle.
Sugli altri chi? I calabresi ma in genere, tutta la popolazione , in uno stato democratico, delegano pagandoli persone che si propongono per occuparsi dei problemi che incombono su di loro. Il dovere di ogni cittadino dovrebbe attenersi a delle regole stabilite di convivenza e comportarsi in coerenza, come ha aggiunto lei. Qual’è il problema per lei?
E sta ancora là. In quali mani è la popolazione calabrese, quando ne uscirà?. Sono 11 anni e la gente continua a migrare perchè per fare una prostectomia bisogna andare fuori regione. Nelle facoltà universitarie di medicina si opera con l’antidluviano ” cielo aperto” ; nel resto d’italia operano con i robot laparoscopici ; La lotta al tumore della mammella è appannaggio solo delle altre regioni e questo è quanto dire.