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CROTONE – «Le strutture sanitarie private della Asp di Crotone, associate Anisap Calabria, accreditate con il servizio sanitario regionale, lamentano il mancato pagamento delle proprie competenze dal mese di maggio 2011. Tale situazione investe esclusivamente le strutture della Provincia di Crotone, infatti nelle altre Asp, fatta eccezione per quella di Cosenza, i pagamenti avvengono regolarmente nel rispetto delle condizioni contrattuali». E’ quanto scrive in una nota la vice presidente regionale dell’Anisap, Antonella Rizzo, che sottolinea come le strutture accreditate devono rispondere a standards di efficacia ed efficienza e oltre ad avere attrezzature all’avanguardia, devono avere personale specializzato e formato annualmente attraverso corsi accreditati presso il ministero della Salute. 

La Rizzo, poi, sottolinea che tali strutture «erogano prestazioni,  quasi esclusivamente per il Servizio sanitario regionale, per cui risulta evidente come i mancati pagamenti da parte della Asp di Crotone, creano una grave difficoltà alle strutture che oggi si trovano nell’impossibilità di far fronte agli impegni presi con i propri fornitori e di assicurare gli stipendi ai propri collaboratori». Evidenzia, poi,  la crescita delle esposizioni con gli istituti di credito, con relativo aumento dei costi di  accesso al credito. Tutto ciò ha portato le strutture private «nelle condizioni di dover pensare alla mobilità del proprio personale ed alla sospensione delle prestazioni da erogare ai cittadini».  A causa della difficile situazione economica della provincia di Crotone, c’è  l’allarme che viene dal mondo della sanità privata accreditata: «per il rispetto dovuto ai pazienti (cittadini utenti) del territorio crotonese – conclude la Rizzo – poniamo all’attenzione delle istituzioni in indirizzo, l’impossibilità di continuare ad assicurare le prestazioni sanitarie ed ad onorare gli impegni presi con tutti i fornitori».

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