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COSENZA – I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza hanno recuperato due importanti opere d’arte, attribuite ai maestri “David De Coninck” e “Cavalier del Cairo”. Le indagini sono partite dalla denuncia di un privato cittadino che, dopo aver acquistato da un antiquario di Reggio Calabria l’opera “Fiori ed animali da cortile su fondo di paesaggio”, del XVII secolo, realizzata dal fiammimgo David De Coninck, si era accorto, dal sito dei Carabinieri, che l’opera d’arte era stata rubata. In effetti era stata trafugata a Torre del Greco (Napoli) nel 2011. Mentre erano in corso le indagini, l’opera era finita ad un’asta romana, dove, se non fosse poi stata sequestrata, sarebbe stata battuta con un prezzo base di 60.000 euro. Ma intanto, durante le stesse indagini, è stato anche scoperto un piccolo ecce homo rubato a Malagnino, in provincia di Cremona, ad un sacerdote. Anche quest’opera, attribuita inizialmente a Giuseppe Cesari, detto il “Cavalier d’Arpino”, maestro del Caravaggio, è stata recuperata e poi correttamente attribuita, grazie all’uso dei raggi ultravioletti, a Francesco Cairo, detto il “Cavalier del Cairo”, pittore lombardo del XVII secolo. I militari hanno denunciato due persone, tra le quali il fratello dell’antiquario reggino, che aveva procurato il dipinto del fiammingo. Si rischia però che i reati di ricettazione e furto cadano in prescrizione. Sottolineata in conferenza stampa, da parte del capitano Raffaele Giovinazzo, Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Calabria, l’importanza della catalogazione per il recupero delle opere rubate. «L’aver fotografato un’opera d’arte è la sua migliore assicurazione, perché così, in caso di furto, anche a distanza di decenni, possiamo rintracciarla e recuperarla», ha detto Giovinazzo.
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