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MONASTERACE (RC) – Diversi colpi di pistola sono stati esplosi in nottata contro l’auto del sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta. La Fiat Panda del primo cittadino del centro dell’Alta Locride era parcheggiata, come al solito, sotto la sua abitazione, in Marina, sul corso principale del paese. Se n’è accorta la stessa Lanzetta, ieri, verso metà giornata, quando era già al lavoro presso il comune, a Monasterace superiore, anche per preparare la seduta del consiglio comunale aperto, già programmata per questa sera, sulla vertenza in atto delle operaie della Florinnova. Tre colpi sono andati a segno sulla carrozzeria dell’auto, danneggiandola all’altezza della fiancata destra, uno in particolare, che è andato a conficcarsi al centro dello sportello posteriore creando un grosso squarcio. Sul posto si sono immediatamente recati i carabinieri della stazione di Monasterace e quelli della compagnia di Roccella Jonica, al comando del capitano Marco Comparato. Gli specialisti della scientifica hanno effettuato i rilievi del caso, portandosi anche nei pressi del luogo dove l’auto era parcheggiata nel momento in cui è stata presa a pistolettate da parte di ignoti. E’ stato accertato che un colpo di pistola è andato a finire anche contro la saracinesca della farmacia, della quale il sindaco è titolare. L’atto intimidatorio pare sia successo prima di mezzanotte. C’è qualcuno che ha sentito un susseguirsi di spari, quattro o cinque colpi, tra le 22,30 e le 23 di mercoledì sera. Ma niente di più. Maria Carmela Lanzetta, nel pomeriggio si è recata presso la locale stazione dei carabinieri per sporgere la denuncia sull’accaduto. Non è la prima volta che si registra un episodio di violenza contro il sindaco. Lo scorso anno, a fine giugno, un incendio di tipo doloso ha distrutto quasi completamente la farmacia di proprietà, mettendo a rischio la stessa vita del sindaco e dell’intera famiglia, che dormivano al piano di sopra dello stesso stabile. E mentre proseguono fitte le indagini dei carabinieri, solidarietà bipartisan viene espressa al sindaco per l’ennesimo atto intimidatorio subito. Maria Carmela Lanzetta ha sostenuto di non avere “la minima idea” su chi possa essere stato a compiere l’azione intimidatrice, né il perché è stata fatta. Taglia corto e dice:”Sono molto dispiaciuta. Sicuramente vogliono che mi tiri da parte”.
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