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REGGIO CALABRIA – Cinque arresti e novanta perquisizioni in 83 città italiane. E’ ilk risultato di una grossa operazione della Polizia postale di Reggio Calabria contro la pedopornografia. Gli arrestati (tre in Emilia Romagan e due in Campania) sono stati presi in flagranza di reato. Avrebbero condiviso su Internet migliaia di file con materiale osceno relativo a minorenni. Tra le persone finite in manette, tutti uomini, tre risultano stabilmente impiegati, uno svolge la professione di artigiano, e un altro e’ un libero professionista nel ramo dell’informatica.

L’operazione della Polizia postale, denominata ”Kingpass”, si e’ sviluppata nel periodo compreso tra dicembre 2011 fino ai giorni scorsi, con le indagini coordinate dalla Procura di Reggio Calabria. Durante il monitoraggio della rete Internet, gli uomini del Compartimento della Polizia delle Comunicazioni per la Calabria, operando sotto copertura, attraverso canali di File Sharing, hanno potuto individuare una rete di pedofili che si scambiavano materiale pedopornografico. La parola “Kingpass” è state scelta proprio perché normalmente usata nell’ambiente per indicare i file dal contenuto vietato.

Sono stati tre agenti del Compartimento che, sotto copertura ed inserendosi nelle reti e-donkey di file sharing, hanno potuto scoprire quanti mettevano i file in condivisione. A quel punto, è stato possibile individuare il luogo di connessione a Internet e le abitazioni degli indagati. Il successivo passaggio ha permesso al sostituto procuratore Matteo Centini di disporre le perquisizioni.

Nel corso dell’operazione, che ha coinvolto circa un centinaio di agenti della Polizia delle Comunicazioni nelle varie regioni interessate, sono stati perquisiti anche uffici ed imprese private. Nell’ambito delle perquisizioni sono stati sequestrati centinaia di computer ed hard disk esterni, pen-drive e molte migliaia di supporti ottici sui quali sono ancora in corso accertamenti di polizia giudiziaria.

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