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di ANDREA GUALTIERI
Un saluto carico «di gioia e gratitudine» è stato rivolto dal Papa ai fedeli di Lamezia Terme, arrivati in piazza San Pietro per «ricambiare» la visita che il Pontefice il 9 ottobre aveva riservato alla loro diocesi. Erano oltre mille i pellegrini calabresi che hanno partecipato all’udienza generale in Vaticano. E il Papa, nei saluti in italiano, si è rivolto «in particolare ai fedeli della diocesi di Lamezia Terme, accompagnati dal loro vescovo monsignor Luigi Canfora», giunti a Roma «per ricambiare la mia visita – ha detto il Papa – dell’ottobre scorso»: «Cari amici – ha affermato Benedetto XVI – ricordo con gioia e gratitudine quell’incontro ricco di fede e di comunione, ed auspico che esso produca numerosi frutti di bene».
Il gruppo di pellegrini aveva partecipato in mattinata alla Messa presieduta dal vescovo nella chiesa di Santa Maria in Traspontina in Via della Conciliazione. Durante l’udienza in piazza San Pietro, è toccato poi alla Schola Cantorum “Benedetto XVI”, nata in Diocesi in occasione della visita del Papa, eseguire alcuni brani accompagnata dall’Orchestra Giovanile della Calabria: in tutto 70 orchestrali, 30 voci bianche e 200 coristi.
«Ancora una volta – ha detto il vescovo – la nostra Chiesa locale è stata chiamata ad uno straordinario momento di condivisione e fraternità al cospetto del successore di Pietro, che tanta attenzione ha dimostrato di avere per la nostra terra bella, ma ferita. Risuonano ancora nella nostra mente le parole pronunciate dal Pontefice nell’area industriale lametina il 9 ottobre scorso, parole di incoraggiamento che invitano i lametini e tutto il popolo calabrese a non piegarsi alla rassegnazione». Per il vescovo Cantafora le riflessioni del Papa «sono un monito ed un’esortazione ad essere protagonisti del cambiamento nella nostra bella terra di Calabria».

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