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«La decisione della Fiat – ha detto il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella (nella foto) – di impedire il rientro sul loro posto di lavoro a tre lavoratori reintegrati dalla corte d’appello nella fabbrica di Melfi è una plateale e oltraggiosa sfida, alla giustizia e al sindacato che non fa certo ben sperare sul futuro dei rapporti industriali nel nostro paese».
«In un momento difficile per l’economia e la società italiana in cui si richiede proprio ai lavoratori e alle fasce più deboli della popolazione di sopportare sacrifici per portare il paese fuori dalla crisi e rilanciare con convinzione e dinamismo lo sviluppo avremmo certo bisogno di gesti di ben diversa natura che perseguano la massima unità di sforzi e di coesione sociale e non di soffiare sulla divisione tra le forze produttive – ha sottolineato Pittella – a cominciare dalla stessa Fiat che attraversa ancora una congiuntura di mercato sfavorevole e che avrebbe sicuramente bisogno di un clima ben diverso, più sereno e positivo, in cui poter chiedere ai lavoratori massima collaborazione e condivisione degli obiettivi per rilanciare l’azienda».
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