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Una vera e propria organizzazione per la massimizzazione del profitto quella scoperta dai carabinieri di Lamezia Terme. Le indagini hanno evidenziato,, infatti, come i responsabili dell’organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione scortavano le lucciole sul luogo di lavoro e le andavano a riprendere riaccompagnandole a casa, dove le sorvegliavano e portavano loro i pasti. Immediata quindi l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione mossa a cinque calabresi arrestati dai carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme. La misura cautelare applica a uno dei fermati la custodia in carcere, a quattro i domiciliari e ad altre due persone l’obbligo di dimora. L’attività d’indagine ha riguardato lo sfruttamento e il favoreggiamento della prostituzione di circa 10 senegalesi e nigeriane tutte maggiorenni, che venivano fatte prostituire sul tratto della SS 18 compreso tra i Comuni di Nocera T. (CZ) e Lamezia Terme.
I dettagli dell’operazione saranno resi nel corso della conferenza che si terrà alle 10.30 in Procura a Lamezia Terme, alla quale parteciperà il procuratore Vitello.

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