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L’UDC regionale riparte da Gino Trematerra che torna così alla guida del partito raccogliendo il bastone da Francesco Talarico, oggi presidente del consiglio regionale. A tenere a battesimo il nuovo corso dei moderati calabresi ci ha pensato il segretario nazionale Lorenzo Cesa che presente ai lavori congressuali ha ribadito il “rispetto del mandato elettorale” e in sostanza ha cementificato, ove ve ne fosse bisogno, l’asse Udc-Pdl, o meglio Udc-Scopelliti in Calabria. Il congresso regionale del partito di Pierferdinando Casini, dunque, non riserva sorprese agli addetti ai lavori riscoprendo la forza dell’alleanza con il centrodestra. La novità, semmai, giunge proprio dall’alleato, da quel presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, che ai microfoni della stampa ha riferito il proprio auspicio che «a livello nazionale si possa trovare una condivisione in prospettiva» tra Pdl ed Udc. Per il governatore «sembra scontato che, poiché siamo insieme nel Partito Popolare Europeo, e quindi in Europa, la naturale collocazione di queste due forze sia un unico grande contenitore, un unico grande partito che in futuro possa diventare il naturale approdo di due forze moderate che hanno valori di riferimento comuni e che non possono non essere insieme per dare risposte alla collettività». Una proposta senza dubbio interessante in un momento in cui a livello nazionale, all’ombra del governo tecnico di Mario Monti, si stanno svolgendo le grandi manovre in preparazione delle elezioni del 2013 e delle possibili alleanze poli-partitiche anche in considerazione della frattura ormai evidente tra Pdl e Lega Nord. In questo quadro la Calabria si sta rivelando un buon laboratorio di ricerca in vista di possibili alchimie politiche future. Quel che è certo per Scopelliti è che «oggi il rapporto con l’Udc è un rapporto saldo, solido, forte, di grande condivisione del percorso che abbiamo intrapreso nel 2010. Quindi, su questo posso portare la mia testimonianza di quella che oggi è l’idea che sia il Pdl che l’Udc hanno di questa maggioranza e di questo cammino». Parole cui fanno sostanzialmente eco quelle di Lorenzo Cesa, che ha voluto ribadire che «noi siamo persone serie. Abbiamo fatto un patto con Scopelliti. Lo abbiamo sostenuto lealmente. Lo sosteniamo. Lo sosterremo fino in fondo. E’ un patto fatto con Scopelliti ma soprattutto è un patto fatto con i calabresi. Ci sono dei problemi enormi in questa regione da risolvere e – ha concluso Cesa – non si può scherzare. Allora abbiamo il dovere di andare avanti con Scopelliti fino in fondo e risolvere i problemi della gente. Tutto il resto sono chiacchiere». Punto focale della giornata, comunque, l’elezione dell’eurodeputato Gino Trematerra che, come detto, è stato uscito come nuovo segretario al termine del congresso regionale che si è svolto nell’auditorium della fondazione Terina di Lamezia Terme. Il congresso è stato presieduto da Francesco Talarico, presidente del consiglio regionale calabrese. Oltre al segretario Trematerra, l’assemblea ha eletto Francesco Manti presidente regionale del partito. Per quanto riguarda il completamento degli organismi statutari nei prossimi giorni saranno resi noti i nomi dei componenti del comitato politico. In chiusura anche Francesco Talarico, per anni alla guida della segreteria regionale Udc, ha inteso sottolineare che quella odierna «è stata una giornata molto positiva che ha visto la partecipazione di tanti amministratori locali, tanti dirigenti, tante autorità della nostra regione e non possiamo che essere soddisfatti. Il dibattito e soprattutto l’unanimità sull’indicazione di Gino Trematerra a segretario regionale testimonia – ha detto – una classe dirigente matura, autorevole, che riesce a trovare una sintesi. L’Udc che oggi è maggioranza in regione deve essere sempre di più protagonista di quello che sarà il futuro della nostra terra dalle tante problematica ma anche – ha concluso – dalle tante potenzialità»

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