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PIU’ soddisfatti di così, davvero non avrebbero potuto. A Pignola – da dove Arisa è partita da contrada Pantano – c’è grande gioia per il percorso fatto dalla cantante. «Ha avuto una grande crescita professionale e umana e, al di là del risultato finale, al festival ha dimostrato di aver fatto passi da gigante», dice il sindaco di Pignola Ignazio Petrone. Parla un po’ a nome di tutto il paese, dopo aver sentito i genitori di Arisa che è passata da poco l’ora di pranzo. A pignola (ma non solo) da giorni non si parla d’altro. E sì che è piaciuta tanto. «sapeva di avere qualcosa di importante da dire. In questi giorni l’ho sentita spesso – dice Petrone – Era carica e consapevole dei propri mezzi. Proponeva una bella canzone, ha dato grande prova di sè con interpretazione e sfruttando al meglio un bel duetto con Giovanardi (l’ex leader dei La Crus, ndr)».
C’è poco di «campanilistico» in quello che dice. «Siamo fieri di lei, di quello che ha fatto e di come è cresciuta. Non c’è solo l’affetto di Pignola. Con Papaleo, Arisa ha saputo raccontare la parte migliore di questa regione, carattere, determinazione, orgoglio. In fondo hanno detto, facendo il loro lavoro, che la Basilicata al Paese non dà solo petrolio e energia, ma anche cultura e arte». Quanto al risultato, «Arisa è la vera vincitrice del festival. Era prima, in cima alla classifica. Poi, il secondo turno di televoto è arrivato a ora tarda, quando ha inciso molto il pubblico dei talent e la demografia». A Pignola la aspettano a braccia aperte quando sarà finito il periodo intenso di interviste, partecipazioni e promozione del disco. «Di sicuro faremo una grande festa».
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