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Caro direttore, nonostante la scarsissima frequentazione ed il “duello” delle ultime settimane mi consento di iniziare così per via di una mia istintiva simpatia per il “dandy lucano”. Spero non te ne abbia a male ne’ per il caro ne’ per il dandy atteso che Lucano e’, a mio avviso , un complimento. Ti leggo volentieri e spesso riconosco sguardo profondo e idee di prospettiva. Ma, consentimi, il tuo ultimo editoriale ” De Filippo bis tra ottimismo e consenso ” e’ un compitino,una semplice superficiale fotografia che sa tanto di ” politica sbirciata dal buco della serratura “. Andiamo! Tu ed il Quotidiano della Basilicata sapete fare di meglio. Rivendichi quanto fatto a fronte di ” fatti intatti nella loro gravita’ “. Ti assegni ( e’ vero ) : luoghi di discussione, formule ed azzardi utopici e poi la chiosa CHI DOVEVA HA SCELTO. Ed inizia la “sbirciatina” a tratti compiacente. Beatificazioni, battute velenose, Santa Dorotea, ore di giubilo, investiture. Nientraltro? Ma suvvia! L’esito politico della ” macchia nera “, ” i giorni lunghi come mesi ” non meritavano miglior sorte e migliori commenti? Te ne offro 2 riservandomi di ampliarli ed approfondirli. A me sembra di possa registrare la tristissima e definitiva uscita di scena delle aspettative generate dalla elezione a segretario regionale di Roberto Speranza. Le sue parole d’ordine dal congresso in poi suonano false e stonate, sacrificate ad un equilibrismo e tatticismo esasperato figlio della subalternita’ al duo dei presunti trionfatori. Povero Roberto, gli rimane sol qualche sermoncino ed un ingombrante ( in tutti i sensi ) trofeo. Ah gia’, la discontinuità’!!!! Tutto cio’ non mi rallegra anzi mi preoccupa moltissimo perché’ azzera quella da molti ritenuta come l’ultima chance del P.D. Di Basilicata. Per la seconda considerazione mi avventuro su un terreno a te certo piu’ congeniale . Lo faccio schematicamente ma la questione e’ seria assai. La crisi economica perdurante ci annuncia un conflitto sociale forse inedito per la nostra regione condito da improbali rappresentanze quali i ” forconi lucani “. in questo scenario se alle inadeguatezze del sindacato ed alla profondissima crisi della C.G.I.L. aggiungiamo la annunciata rottura a sinistra forse ci avviamo su una strada pericolosa. Chissa’ se si tratta di infatuazione per il nuovo corso nazionale o se, come pure si sussurra , i due trionfatori hanno le spalle così larghe da autoassegnarsi l’uno la rappresentanza della sinistra l’altro del centro. Vedremo. Da ultimo. Il GIORNALE evidentemente non ha notizie della energica ramazzata effettuata in casa P.D. negli ultimi tempi ed oggi espone una lista incompleta delle presunte malefatte di esponenti del P.D. Che ne pensi.?
Erminio Restaino
Mi fa piacere che Erminio Restaino dall’ assolata e caliente isola ci segua leggendo le nostre cronache. Comprendo che il dirottato assessore voglia sangue e arena dal mio editoriale, ma in Basilicata Santa Dorotea infonde prudenza anche ad un consumato guevarista come il sottoscritto. Capisco che i tuoi amici di corrente se ne stiano al quadrivio a mercanteggiare una resa poco ricca e forse maledicono pure che non ti sei fatto da parte qualche settimana prima. A Speranza in un twit ho fatto sapere che la sua analisi era un po’ un brodino, lui mi ha opposto che il “vostro” partito è una forza tranquilla, io invece ho apprezzato che finalmente si cerchi un patto d’azione operativo con il Pd pugliese,sperando che non si tratti solo d’annunci. L’iconografia fochista cubana ti fa intravedere forconi che sono molto spuntati in una terra che ha ancora poca insorgenza e poca povertà da ceto medio. Fai buona analisi invece sulla Cgil ridotta male, commissariata da Roma e coinvolta anche nello scandalo del comandante dei vigili materano che imponeva la sua legge. I due presidenti ti hanno messo nell’angolo. Ma ben sanno che un osso duro li attende in Consiglio. Divertiti e attento a non emulare il martirio di Camillo Cianfuegos.
p.l.
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