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Il contagio raddoppia anche in provincia di Avellino. Cinquantasette casi, quelli collegati al cluster di Mirabella Eclano ed altri tredici invecce che riguardano nuovamente molte aree su cui è ancora aperto il rischio di contagi e la paura che le positività si estendano. A partire dalla città capoluogo, ad Avellino nelle ultime settantadue ore si sono registrati dieci casi. A quanto pare non dovrebbero essere collegati tra loro, come era avvenuto già nella giornata di mercoledì. L’ Asl ha appena comunicato che 1 nostro concittadino è risultato positivo al test Covid-19.


Continua ad allargarsi anche la lista dei paesi che registrano casi di Covid. Nel bollettino di ieri è infatti stata comunicata la positività di un residente nel comune di Candida. Non accenna a fermarsi invece il contagio nella Valle Caudina, infatti ancora tre residenti nel comune di Cervinara sono risultati contagiati e la stessa cosa vale nel comune di Frigento e per Mercogliano. Proprio per quanto riguarda San Martino Valle Caudina è stato il sindaco Pasquale Pisano a comunicare una nuova positività accertata e comunicata dall’Asl al Covid-19 e altri quatto tamponi che sono risultati positivi in un laboratorio privato e ora sono in attesa di conferma da parte della stessa Asl: «Altre 4 persone sono risultati positive al tampone processato da un laboratorio privato e sono in attesa di un tampone somministrato dall’asl Cogliamo l’occasione per precisare che tra i nuovi positivi non sono coinvolti ragazzi che frequentano il nostro istituto comprensivo.


Siamo arrivati ad avere nella nostra comunità 13 persone positive al covid-19, accertare dalla asl, e vi invitiamo a ridurre al minimo i rapporti con gli altri, nonché ad evitare assembramenti, rispettare il distanziamento fisico e ad indossare sempre la mascherina ». In attesa di conferma di un tampone negativo, dopo quello eseguito privatamente anche il primo cittadino di Cervinara Caterina Lengua, che ieri aveva comunicato questo sviluppo positivo ai suoi concittadini via social. Continuano anche i ricoveri. Si tratta di una residente nel comune di Grottaminarda, ricoverato presso l’AORN “Moscati” di Avellino.


Per quanto riguarda invece l’altro ricovero segnalato nel bollettino Asl, si tratta del settantunenne residente nel comune di San Potito Ultra, ricoverato presso l’AORN “Moscati” di Avellino. Si tratta del paziente contagiato da un suo compagno di stanza, dopo che aveva ricevuto una visita, molto probabilmente da un soggetto asintomatico.Torna la paura del contagio anche in corsia. E’ quello che riguarda negli ultimi giorni proprio la struttura ospedaliera di riferimento della provincia di Avellino, quella della Città Ospedaliera. Anche perchè la settimana scorsa si erano già registrati almeno tre casi di positivi scoperti durante o dopo il ricovero, un giorno fa un altro caso, mentre è notizia di ieri che ci sarebbero anche un medico del Reparto di Oncologia contagiato nella struttura ospedaliera .


L’ennesimo caso di contagio presente all’interno di un reparto. Era già emerso nel corso dei controlli su tutti i pazienti ricoverati nell’Unità operativa di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera di Avellino, partiti all’indomani della positività al Covid-19 riscontrata in due degenti ospitati nella stessa stanza (di cui uno, residente in provincia di Napoli – a sua volta contagiato presumibilmente da un familiare positivo asintomatico -, è stato dimesso a domicilio lo scorso primo ottobre dopo aver dato comunicazione all’Asl di competenza), un solo tampone nasofaringeo, processato nel pomeriggio di martedì , ha dato esito positivo. Il paziente risultato affetto dal nuovo Coronavirus è stato prontamente isolato insieme al suo compagno di camera, risultato negativo. Così ieri mattina, l’uomo, un 81enne di San Potito Ultra , è stato trasferito nel Covid Hospital, riattivato nella giornata di ieri, quando si è provveduto a trasferirvi tutti i pazienti positivi al Covid-19. Il compagno di stanza del nuovo positivo è stato invece precauzionalmente isolato nell’Unità operativa di Malattie Infettive, dove, tra qualche giorno, ripeterà il tampone nasofaringeo per escludere definitivamente l’ipotesi del contagio da contatto di caso.

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