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E’ necessario, in Basilicata, un tavolo di «garanzia» sulla sanità, per «impedire i casi frequenti» di «burocrazia «asfissiante» – che «ostacola le attività delle imprese della sanità», con «leggi interpretate invece di essere applicate» e «comunicazioni inutili tra uffici pubblici» che «aumentano i tempi di risposta alle imprese private e danneggiano l’impresa e gli utenti, ovvero i pazienti» – ed «esempi continui di malasanità pubblica».
È quanto hanno spiegato stamani, a Potenza, i rappresentanti di «Sanità futura», l’associazione delle strutture sanitarie lucane e pugliesi.
La richiesta di un «focus permanente» è stata avanzata per evitare i «danni che procura la burocrazia e la malasanità» e per favorire quelle imprese private che «con il loro grado di innovazione tecnologica e professionalita sono in grado di attrarre pazienti dalle regioni limitrofe, commissariate e con molti problemi di accoglienza».
I rappresentanti dell’associazione hanno illustrato casi di «malasanità» e «malaburocrazia» con uffici delle Asl che «negano l’accesso agli atti, o compiono iter lunghi e complessi quando invece la legge ha imposto le semplificazioni», oppure «casi in cui i medici di base – hanno concluso – si rifiutano di prescrivere visite e cure quando i pazienti chiedono di recarsi in strutture private, perchè ricevono pressioni al risparmio dalle Asl».
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