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A Lorica (Cs) oggi, alla Festa sulla neve dei giovani dell’Udc, è presente anche il leader del partito, Pier Ferdinando Casini, che intervenendo all’iniziativa ha parlato della necessità che i calabresi combattano la criminalità: «Bisogna ripartire ed il Mezzogiorno ha bisogno di una Calabria forte che batta la criminalità organizzata che ormai è come un tumore che sta infettando tutto il Paese». «Essere qui – ha aggiunto – è molto importante. Siamo convinti che la Sila porterà bene perchè qui c’è la montagna cioè quel concentrato di sentimenti positivi, di generosità, altruismo e anche di grande serietà che la Calabria sa esprimere. La Calabria può ripartire, bisogna dare un messaggio di coraggio e di speranza. Non ci si può ripiegare nel vedere le cose che non vanno in modo fatalistico». Un Sud che ha bisogno di sostegno, secondo Casini: «Noi chiediamo a Monti una terza fase. Dopo la manovra economica e le liberalizzazioni c’è l’emergenza del sud. È da qua che può ripartire lo sviluppo dell’Italia perchè se non cresce il Mezzogiorno non si sviluppa la crescita italiana».
Casini è poi intervenuto sui temi di carattere nazionale tra cui il decreto sulle liberalizzazioni: «Per alcuni è un decretino per altri un decretone per noi una cosa seria che nè Prodi nè Berlusconi avevano mai fatto. Si va verso la concorrenza e noi non siamo stati silenti spettatori. Il terzo polo ha sollecitato e voluto queste liberalizzazioni».
Il leader dell’Udc ha poi commentato la politica dei tagli di 21 convogli per la Calabria deciso dalle ferrovie, altro elemento che bloccherebbe la rinascita del Mezzogiorno: «Si deve chiedere a Monti di partire dal Mezzogiorno per la crescita italiana. Il discorso delle Ferrovie è punto integrante di questa rinascita del Mezzogiorno che non possiamo bloccare tagliando in modo aritmetico perchè sono importanti i numeri ma è importante la crescita».

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