I controlli davanti alle strutture di Amantea che ospitano i migranti
3 minuti per la letturaAMANTEA (COSENZA) – Prosegue il trasferimento degli immigrati risultati positivi al Covid-19 da Amantea su una nave quarantena a Palermo. La situazione di grave emergenza sanitaria che si è venuta a cerare nella località del Basso Tirreno cosentino, con ben 97 contagiati, ha convinto la Prefettura di Cosenza, sollecitata nella decisione dai tre commissari straordinari che stanno amministrando il Comune sciolto per infiltrazioni mafiose, ad adottare dei provvedimenti urgenti.
Un primo trasferimento era stato tentato lunedì scorso a Gasperina, località del catanzarese, ma le proteste dei residenti e del sindaco hanno bloccato l’iniziativa.
Mercoledì mattina, pertanto, senza fornire dettagli sulla destinazione, al fine di evitare ulteriori disagi e disordini, sono stati prelevati i 15 migranti che si trovavano all’interno del centro di accoglienza di via Po’ ad Amantea, e sono stati trasferiti in una nave da quarantena a Palermo. In merito va evidenziato che, di questi, solo due erano risultati positivi al Coronavirus. E, ieri mattina, altri 10 extracomunitari contagiati sono stati portati via dal C.a.s. “Ninfa Marina” e trasferiti presso la medesima destinazione. In città, pertanto, ne restano 87.
Un numero ancora molto alto che sta tenendo con il fiato sospeso l’intera cittadinanza. Va considerato, infatti, che non sono stati resi noti gli esiti dei tamponi effettuati lunedì scorso, pertanto il numero dei positivi al Covid-19 potrebbe lievitare ulteriormente. Una situazione di grande tensione che, nella serata di giovedì, ha spinto l’associazione commercianti “Vivi Amantea” a convocare tutte le associazioni del territorio, i politici, comitati e sindaci del comprensorio per un vertice urgente al fine di trovare una soluzione al problema.
Al termine della discussione è stato costituito un Comitato composto da una delegazione di sindaci, dalle forze politiche attive del territorio, oltre che da delegati dell’associazione Commercianti di Amantea, che nel pomeriggio di ieri hanno incontrato il Prefetto di Cosenza, il responsabile della task force regionale contro il coronavirus, Antonio Belcastro e il direttore del dipartimento di Igiene e Salute pubblica dell’Asp di Cosenza, Mario Marino. Tra le proposte portate a discussione, quelle di: uno screening a tappeto della città, come effettuato di recente a Stefanaconi, in provincia di Vibo, dove su 2500 abitanti circa sono stati eseguiti più di 1500 tamponi; requisire le strutture ricettive chiuse da tempo; o, infine, allestire delle mega tende, dove la Protezione Civile regionale potrà, in emergenza, come nello stato attuale, trasferire gli extra comunitari positivi e tutti gli extra comunitari ancora in quarantena, tutelando gli stessi anche con più mediatori culturali.
Parte da Santa Maria del Cedro, dove fra l’altro è stato chiuso anche l’asilo del centro storico, e si estende in altri comuni come Grisolia, Praia a Mare e anche Tortora, l’indagine epidemiologica legata ad un caso di contagio avvenuto nel centro tirrenico. Il contagiato, gestisce un’attività commerciale a Praia a Mare, ha dipendenti anche a Tortora, è domiciliato a Santa Maria del Cedro, dove attualmente si trova in isolamento, ed è originario di Grisolia. L’ufficio Asp di Scalea, coordinato dal dottor Ordine, ha avviato l’attività di tracciamento in collaborazione con le amministrazioni comunali dei centri interessati. Alcune persone sono state già poste in quarantena fino a esito del tampone. A Santa Maria del Cedro si procederà alla sanificazione della struttura infantile gestita dalla Parrocchia Nostra Signora del cedro. A Grisolia sono state emesse tre ordinanze firmate dal sindaco Saverio Bellusci e relative a persone che avrebbero avuto contatti con la persona contagiata.
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