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Rita Jessica Spina, di 19 anni, originaria di San Giovanni in Fiore (Cs) ma residente a Crotone, è morta dopo aver dato alla luce il suo bambino, un maschietto. La giovane, mercoledì, era arrivata in ospedale ed è stata sottoposta all’intervento per il parto cesareo dando alla luce un bambino. Ieri però la ragazza avrebbe avvertito dei malori e per questo è stata trasferita in rianimazione, dove però questa mattina è morta. Il neonato è in buone condizioni.
Dopo il decesso della giovane donna, nell’ospedale di Crotone ci sono stati attimi di tensione tra i familiari ed i medici e per riportare la calma sono dovuti intervenire gli agenti della polizia di Stato.
I familiari della ragazza hanno poi presentato una denuncia per chiedere che vengano accertate le cause del decesso. Dell’accaduto è stata informata anche la Procura della Repubblica di Crotone e il magistrato di turno, Enrico Colagreco, ha disposto il sequestro della cartella clinica mentre gli agenti della squadra Mobile stanno sentendo tutti i sanitari e il personale paramedico che hanno avuto in cura la ragazza morta.
Intanto, in merito alla morte della giovane madre, anche la Commissione d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale ha chiesto «al nucleo locale dei carabinieri del Nas di intervenire subito e di acquisire la cartella clinica della paziente, in modo da poter approfondire quanto accaduto già nelle prossime ore». Ad annunciarlo è il presidente, Ignazio Marino: «Si tratta di uno stillicidio raggelante – denuncia Marino -. La sanità calabrese è da tempo sotto osservazione della nostra Commissione: a Reggio Calabria il 65% delle donne vengono sottoposte a parto cesareo, anche se l’Organizzazione mondiale della sanità sostiene che la media dei parti cesarei dovrebbe arrivare al 13,7%. Per di più l’intervento avviene generalmente in piccole strutture private accreditate, quasi sempre di mattina, in un giorno feriale. Una scelta che sembra motivata dalla possibilità di ottenere un rimborso economico per l’intervento più che dalla tutela della salute delle pazienti».
LA RICOSTRUZIONE DEI FAMILIARI
Secondo una prima ricostruzione fatta dai familiari, la giovane dopo il parto cesareo non riusciva a respirare ed urinare e i familiari hanno chiesto l’intervento dei medici che, a distanza di 24 ore, hanno diagnosticato il «collasso» di un polmone ed un blocco renale. La ragazza, alla quale mancavano tre settimane per completare i nove mesi di gravidanza, è giunta mercoledì scorso nell’ospedale di Crotone e, secondo i familiari, era «in perfette condizioni di salute».
Secondo il loro racconto, lo pneumologo è intervenuto 24 ore dopo la loro richiesta di aiuto. Successivamente la ragazza è stata trasferita dal reparto di ginecologia in quello di rianimazione dove stamane è morta. Mentre Rita Spina era ricoverata in rianimazione, hanno aggiunto i familiari, ha subito «un arresto cardiaco ma i medici sono riusciti a rianimarla».
LA FAMIGLIA DI RITA E’ DISPERATA
IL PICCOLO ANTONIO STA BENE
Lo ha tenuto in braccio solo per un minuto, il bimbo che aveva appena partorito, poi Jessica Rita non ha avuto il tempo di assaporare fino in fondo la gioia per quel figlio che aveva programmato di far nascere, nonostante la sua giovane età. Ora il piccolo, piange tra le braccia della nonna, quasi come se avesse saputo che non ci sarà più la sua mamma a coccolarlo. Il piccolo Antonio, il bambino nato da Jessica Rita Spina, è ora circondato dall’affetto della nonna e degli zii, una ragazza di 24 anni ed un quattordicenne, che lo guardano e piangono ripensando alla tragica vicenda accaduta.
Jessica Rita, che aveva tanto desiderato quella gravidanza insieme al suo compagno Andrea, di 24 anni, aveva deciso di dare il nome di Antonio al suo bambino, così come il padre, ex agente di polizia penitenziaria, morto un anno fa. Il bimbo pesa due chili e 600 grammi e gode di buona salute.
All’ingresso dell’obitorio, dove si trova il corpo della ragazza, oltre ai familiari, ci sono anche i compagni di scuola del liceo socio biologico ‘Gravina’ di Crotone dove la giovane frequentava l’anno conclusivo del corso di studi. I ragazzi ricordano la loro compagna di classe e non riescono a trattenere le lacrime e gli attimi di forte commozione.
LO ZIO: “VOGLIAMO GIUSTIZIA
«Non è possibile che la cosa più normale del mondo come un parto si trasformi in una tragedia; vogliamo giustizia». È quanto ha dichiarato lo zio di Rita Jessica Spina, che insieme agli altri familiari piantona l’obitorio dell’ospedale di Crotone. L’uomo, a nome di tutta la famiglia, ha chiesto che sia fatta piena luce sulla vicenda «perchè è ora di dire basta con queste tragedie. Bisogna fare giustizia per Jessica ma anche per tutte le donne che si rivolgono all’ospedale per avere un figlio».
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