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ARIANO IRPINO – Un’ora e mezzo circa di sovrapposizioni e di confuso confronto elettorale tra i due candidati che si sfidano al ballottaggio di domenica e lunedì: Enrico Franza e Marco La Carità. Sin dalle prime battute si è capito che non sarebbe stata una semplice passeggiata quella di Cristiano Colangelo che ha condotto il confronto. Entrambi hanno esordito dicendosi rammaricati perchè l’uno non aveva presentato le scuse all’altro. La Carità reputa che quello dell’avversario sia stato «uno scivolone che mi ha dato un piccolo aiuto, i tuoi sostenitori mi hanno dato solidarietà».
Franza. ha da recriminare su «un parere non richiesto espresso su amministratori Amu, insinuando che mio cugino potesse influenzare il voto». Insomma è stato un confronto all’insegna del risentimento. E con interruzioni continue e sovrapposizioni di voci che hanno reso incomprensibili le ragioni addotte dall’uno o dall’altro. Altro tema aspro è stato quello relativo l’apparentamento mancato.
Franza ha ribadito la scelta fatta per rispetto degli elettori. «Non è stata tracotanza o supponenza ma non apparentarsi non significa esclusione di qualcuno. Noi non abbiamo preclusioni verso qualcuno, ora in questa fase serve dialogo e confronto che è mancato negli ultimi anni. Confronto mantenendo ognuno le proprie posizioni».
La Carità ha ripetuto la storia del «dialogo con Luparella, e c’era la condivisione di un documento, poi tutto si è fermato». Sulla vicenda ricordiamo che Luparella ha smentito voci di intese raggiunte. La Carità ha quindi aggiunto che lui crede di dover dare impulso forte, e guardare a tutte le energie, quindi chiede «il voto ai simpatizzanti di La Vita, Franza e Luparella perché solo attraverso la pluralità di idee è possibile rompere gli steccati». E per avvalorare ancora di più il concetto aggiunge ancora: «Io non ho blocchi ideologici, nel caso vincessi a Franza offro di fare il vicesindaco». E Franza ringrazia ma dice che dovrebbe rifiutare per la «evidente posizione diversa». E ricorda che comunque il dialogo resta aperto nel caso in cui ci siano le condizioni per collaborare nel rispetto di posizioni divergenti. La Carità continua a dire a Franza che è «legato al 5 stelle, sei bloccato incastrato. Io sono libero», E l’ex sindaco di rimando: «Io sono libero, e l’ho dimostrato dimettendomi. Quello di cui parla La Carità è consociativismo. E questo appartiene al passato». A quel punto La Carità ha colto i concetti di dimissioni e passato per replicare:
« A proposito delle dimissioni dovrai spiegare agli elettori i motivi per cui hai lasciato Ariano, in una fase difficile, in balia delle onde. Sono in possesso di un documento del patto istituzionale che dovevi sostenere e con chi. E non lo hai mantenuto». E poi La Carità parte testa bassa a ricordare l’alleanza con una forza i 5Stelle che sono arrivati ad Ariano «per fare passerella politica. Sei condizionato dai 5 Stelle, Ci sono i capi del movimento, che non hanno fatto nulla per la Novolegno, per esempio e neppure per l’Ilva, Non è una azienda nostrana ma tanti autotrasportatori arianesi hanno contatti e lavorano con questa realtà. Vogliamo ricordare la Lioni – Grotta a rilento per il commissariamento. E ancora la Stazione Hirpinia, discorso quasi bloccato, Non parliamo ella scuola, un caos totale».
Franza Si difende dicendo che «Si cerca di strumentalizzare quando si è in difficoltà. Ma vorrei ricordare che abbiamo un deputato che va rispettato per la funzione che svolge. E sono arrivati ad Ariano rappresentanti del governo e non appartengono ad alcun clan. E per Ariano hanno fatto molto, basti ricordare l’ex Irisbus uscita dalle difficoltà grazie a Di Maio. Dovremmo essere lieti che abbiamo un governo vicino a chi ha subito danni dal covid. e invece li dipingiamo come personaggi da ripudiare. Mi chiederei piuttosto se l’alleanza con la Lega sia condivisibile, per tutto ciò che ha fatto Salvini». La Carità non ci sta e torna con la mente alla scorsa Giunta.
«Ma come, l’anno scorso la Lega era con te in maggioranza. Avevi anche un assessore. Allora era buona, ora no, strano».
E Franza spiega che «l’intesa era arrivata al ballottaggio, perchè avevano sottoscritto un patto programmatico, condividendo il programma di centro sinistra. Ringrazio Cusano che ha creduto nel patto per la città». Ancora sovrapposizione di voci e alla fine si capisce che La Carità ribadisce che «noi non facciamo guazzabugli politici. Io non sono l’emblema del passato, io rappresento il rinnovamento della classe dirigente, tu rappresenti il passato». L’ultima occasione di scontro è sulle priorità da affrontare nei primi tre mesi di governo cittadino. Per La Carità innanzitutto la messa in sicurezza della viabilità del centro e delle periferie. «Innanzitutto Creta. Con sistemazione della rete idrica, messa in sicurezza di strada e asfalto. Noi abbiamo un progetto presentato nel 2018, c’è la disponibilità della Regione che ha previsto il finanziamento ma il Comune di Ariano non ha completato il discorso sulla viabilità. Prima di tutto Creta che potrebbe essere anche la valvola di sfogo per il traffico di Cardito».
Franza e ricorda che su Creta già è stato fatto qualcosa. a cominciare dall’aumento della metratura delle tubazioni sostituite. «Ma poi serve un Osservatorio permanente sulla progressione dell’epidemia, e si deve ripartire dalla macchina amministrativa. E avviare la zona Franca urbana, Attraverso l’area vasta rilanciare la città. E il discorso si trasferisce sulla Manna – Camporeale e sulla stazione Hirpinia. La Carità si dice pronto a chiedere un incontro in Provincia che produca la variante del progetto. Infine la stazione Hirpinia che La Carità reputa una grande opportunità, Franza replica dicendo che se non si chiude il discorso della Manna Camporeale, rischierebbe di diventare una utopia.
E intanto si può cominciare ad ipotizzare la formazione del nuovo Consiglio Comunale arianese. In caso di vittoria dell’ex sindaco Franza, alla sua coalizione andranno dieci seggi: tre al Movimento Cinque Stelle con Michela Cardinale, Giambattista Capozzi e Luca Orsogna, tre ad Ariano Futura: Pasqualino Molinario, Andrea Melito, Valentina Pietrolà, due ai Democratici per Ariano: Carmine Grasso, Laura Cervinaro ed al Partito socialista: Veronica Tarantino, Roberto Cardinale. Tra i banchi dell’opposizione siederebbero, invece, i tre candidati sindaco sconfitti Marco La Carità, Marcello Luparella e Giovanni La Vita, Emerico Maria Mazza dei Moderati per Ariano, Ettore Zecchino di Unione Popolare e Daniele Tiso di SiAmo Ariano.
In caso di vittoria di La Carità, invece, la maggioranza sarebbe composta da Mazza, Antonio Della Croce, Antonio Santosuosso, Claudio Nisco, Romina Roberto dei Moderati per Ariano, Zecchino, Laura Alterio di Unione Popolare, Carmine Ruggiero, Giovanna Maraia di Fratelli d’Italia, Marica Grande per la Lega. La minoranza sarebbe, invece, composta da Franza, Luparella, La Vita, Tiso, Cardinale, Molinario.
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