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La Procura della Repubblica di Locri ha deciso di aprire una inchiesta per accertare eventuali responsabili in merito alla pericolosità della Ionio-Tirreno, l’arteria che collega i due versanti in Provincia di Reggio, da Rosarno a Marina di Gioiosa. Una novità clamorosa dopo il decesso di quattro persone ed un ferito. Perchè la tragedia è solo l’ultima, in ordine temporale, di un vero e proprio “bollettino di guerra” che riguarda questa strategica per quanto pericolosa strada.
E così l’ufficio guidato dal procutore capo Giuseppe Carbone, vuole vederci chiaro. L’altro elemento che emerge dal palazzo di giustizia locrideo è che il pubblico ministero Giuseppe Adornato non ha ritenuto doversi eseguire le autopsie sui corpi delle quattro vittime, vale a dire i giovani Antonio Andreacchi, Giuseppe Franco e Cosimo Pugliese che viaggiavano sulla Nissan Micra di ritorno dal loro lavoro a Rosarno ed Antonio Giorgi che si trovava a bordo dell’Audi A3. Le salme sono state quindi restituite ai parenti e nel pomeriggio odierno si svolgeranno i funerali. Rimangono stazionarie, invece, le condizioni del guidatore dell’Audi, Giovanni Giorgi, nipote del deceduto. Dopo l’intervento in chirurgia d’urgenza, si trova ricoverato presso il nosocomio di Locri, costantemente monitorato dai sanitari. Non è, comunque, in pericolo di vita. Lo stesso giovane, unico superstite e testimone, avrebbe confermato la prima ricostruzione effettuata dai carabinieri, in merito alla dinamica dell’incidente. Sembrerebbe che il veicolo con a bordo i tre giovani operai di Guardavalle (Andreacchi e Franco) e di Bivongi (Pugliese), per ragioni ovviamente sconosciute, abbia invaso la corsia opposta, impattando frontalmente con l’auto con a bordo i due Giorgi. L’urto è stato tremendo e le conseguenze, purtroppo, devastanti. Grande è la commozione ed il dolore nelle comunità dei deceduti. Guardavalle, Pazzano-Bivongi, San Luca-Bovalino. Per nascita o successivi trasferimenti di residenza, sono diversi i centri che si sentono colpiti. Anche l’Amministrazione comunale di Mammola, guidata dal sindaco Antonio Longo, esprime “cordoglio e commozione, partecipando, assieme a tutta la comunità mammolese, al dolore dei familiari, degli amici e dei conoscenti delle giovani vittime del terribile incidente”.

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