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Un gesto macabro e crudele, un gatto scuoiato e appeso al portabandiere della delegazione municipale di Fossato, frazione di Montebello Jonico. Una macabra scena, scoperta da un passante sabato mattina, il quale ha subito telefonato ai carabinieri. Un gatto appeso, senza pelle, alle cui zampe è stata legata una cartuccia da fucile calibro 12 e nessun messaggio. Una scena raccapricciante che ha lasciato perplessi i cittadini del luogo. Sul posto sono prontamente intervenuti i carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo diretti dal tenente Gennaro Cascone e i carabinieri della locale stazione di Montebello Jonico coordinati dal maresciallo Davide Micale. Un gesto crudele, il primo di questo genere che si registra a Montebello Jonico. Intanto le indagini dei carabinieri vanno avanti per cercare l’autore del gesto.
Oltre a questo macabro ritrovamento, ieri, lungo la provinciale che porta a Montebello, prima dell’abitato di Masella una scritta grande su una muro di una casetta rurale, a bordo strada, affermava: “Guarna vattene”. La scritta rossa non è la sola perché ancora più a valle, in prossimità della contrada Tegani c’era un’altra identica, scritta in rosso, “Guarna vattene”. Una chiara indicazione al sindaco di Montebello che si dice perplesso per l’accaduto e ribadisce che il suo operato è stato sempre nella legalità e nella trasparenza. Ora in molti si chiedono se questa scritta sia la firma del macabro gesto relativo al gatto scuoiato o se invece si tratti di due episodi distinte. La cittadinanza è sbigottita e il sindaco Guarna cerca di evitare i commenti a caldo. Ad ogni modo si dice amareggiato per l’accaduto e senza parole poiché, dice, «ho sempre cercato di fare il bene della collettività e mai per scopi ed interessi personali». Nino Guarna afferma: «Chi fa qualcosa può anche sbagliare ma nessun errore può comportare una conseguenza simile a quella riscontrata, nei giorni, scorsi a Fossato». Ora il Comune di Montebello oltre a dover fronteggiare le problematiche politiche, come il caso delle dimissioni di qualche consigliere e le maggioranze raggiunte sul filo e i mille problemi territoriali che vanno dai rifiuti alla viabilità delle strade, deve anche pensare a questi messaggi tutti da decifrare. «Faccio fatica a comprendere il motivo di tanta barbarie, ha affermato il primo cittadino. Non so bene a chi fosse diretto questo gesto e cosa lo abbia potuto generare ma una cosa è certa: si è trattato di un bruttissimo episodio». Queste le dichiarazioni rese alla stampa da Nino Guarna il quale ha ribadito che «come amministrazione abbiamo lavorato nella legalità e alla luce del sole». Il sindaco, nei prossimi giorni, si recherà dal prefetto e subito dopo, probabilmente, convocherà un consiglio comunale.
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