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Sono Montalbano Jonico e Montescaglioso (Matera) i «Comuni ricicloni» della Basilicata per il 2011, con le maggiori percentuali di raccolta differenziata (62% circa), in una regione «che registra ancora profonde criticità e dati bassi, con centri che sono ancora allo stato primitivo, o che segnano tassi dello zero per cento», e costi di smaltimento in discarica che arrivano fino a 210 euro.
Sono questi alcuni dei dati emersi dal rapporto «Comuni ricicloni Basilicata», realizzato da Legambiente e presentato stamani, a Potenza. Per quanto riguarda i riconoscimenti «positivi», l’associazione ha anche assegnato il premio «Start up» ai Comuni che hanno cominciato le attività di raccolta «porta a porta» con percentuali elevate: si tratta di Avigliano (Potenza), Rotondella (Matera) e i centri della Comunità montana Alto Bradano. Altre menzioni sono andate invece a Irsina (Matera) – che ha toccato il 46,7 per cento di raccolta differenziata – e a Sasso di Castalda (Potenza) con il 44,88, sfiorando quindi il livello di «Comune riciclone».
Il premio “Obiettivo 65” è stato assegnato a Potenza, per il progetto di sviluppo della raccolta differenziata realizzato dal Conai che permetterà di raggiungere il livello del 65 per cento nel 2012. Ci sono poi i segnali «negativi», con Comuni che hanno percentuali di differenziazione al di sotto del cinque per cento, e centri che in classifica hanno uno «zero»: si tratta, per quest’ultimo caso, di Abriola, Pietrapertosa, San Costantino Albanese, Calvera, Teana, Carbone, Fardella, Missanello (Potenza), Oliveto Lucano, Cirigliano e Garaguso (Matera).
«Il primo riconoscimento – ha detto il presidente regionale di Legambiente, Marco De Biasi – va ai lucani, che sono i primi protagonisti della raccolta, e a costo ‘zero’, e agli amministratori che si sforzano di avere piani efficienti, mentre ci sono sindaci che non si pongono affatto il problema. Auspichiamo anche che la Basilicata possa abbandonare anche lo ‘zerò in classifica per gli impianti di compostaggio, in vista dei tre che dovrebbero essere realizzati a breve e che permetteranno di abbattere i costi di trasferimento».
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