Una piantagione di canapa
1 minuto per la letturaREGGIO CALABRIA – I carabinieri della stazione di Reggio Calabria Rosario Valanidi, unitamente ai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria ed a quelli dell’ottavo Nucleo elicotteri di Vibo Valentia, nelle ultime due settimane hanno posto sotto sequestro due differenti piantagioni di cannabis indica, entrambe coltivate su altrettanti terreni demaniali siti nella località Embrisi, Comune di Reggio Calabria.
I militari, dopo aver perlustrato dettagliatamente quelle zone impervie, sia a piedi che con l’ausilio dei mezzi aerei in dotazione, hanno rinvenuto una prima piantagione di cannabis di 300 piante, dell’altezza media di 2 metri alimentata da un ingegnoso sistema idrico.
Il secondo rinvenimento, avvenuto a distanza di poco più di una settimana, ha permesso di sottoporre a sequestro altre 750 piante, ancora più alte delle precedenti, delle quali solo una parte era ancora in fase di coltivazione mentre le rimanenti erano state già messe a dimora all’interno di due differenti strutture di legno adibite ad essiccatoi. Anche in questa occasione, gli ignoti coltivatori avevano messo in atto un sistema di irrigazione “ad hoc”, allacciato abusivamente alla rete idrica comunale.
Il risultato conseguito, ha consentito di sventare un profitto di 300.000 euro alla criminalità reggina ed è il frutto del costante impegno profuso dai Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, impegnati in prolungati servizi di monitoraggio dell’impervia fascia aspromontana della città, ove le consorterie criminali riescono a capitalizzare ingenti proventi monetari.
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