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Oggi e domani si voterà non solo per il referendum sul taglio dei parlamentari, ma anche per il rinnovo di 73 consigli comunali. Sono state rinviate le elezioni per i comuni di Cenadi (CZ) e San Lorenzo (RC) per la mancata presentazione di liste di candidati. Clamorosamente il Consiglio di Stato, su ricorso dell’ex sindaco, ha annullato anche le amministrative a Pietrapaola, piccolo centro dello jonio cosentino.
Due sono i capoluoghi chiamati al voto: Reggio Calabria e Crotone. Insieme a loro ci sono altri quattro comuni con una popolazione superiore ai 15.000 abitanti per cui necessitano dell’eventuale turno di ballottaggio.
Stiamo parlando dei Comuni di Castrovillari, San Giovanni in Fiore, Cirò marina e Taurianova. Il ballottaggio si svolgerà nei giorni 4 e 5 ottobre. I seggi sono aperti dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. Per votare, come sempre, bisogna essere muniti di tessera elettorale e ccarta d’identità valida. Naturalmente gli elettori dovranno anche essere dotati di mascherina per accedere al seggio.
REFERENDUM
Ma oggi e domani si vota anche per il referendum. Il quesito stampato sulla scheda referendaria è: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari’, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?”. L’elettore dovrà barrare la casella del Sì se vuole confermare la riforma costituzionale che riduce i parlamentari dagli attuali 945 a 600 complessivi (400 deputati e 200 senatori), mentre dovrà mettere un segno sul No se non vuole che la riforma entri in vigore. Per la validità del referendum costituzionale non è richiesto alcun quorum: l’esito referendario è comunque valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione degli elettori.
SCRUTINI
Questo rallenterà i tempi necessari a conoscere i futuri sindaci. Gli scrutini saranno infatti “scaglionati”. le prime schede che saranno scrutinate del referendum costituzionale. Lo scrutinio delle comunali, invece, viene rinviato dalle ore 9 del martedì.
COVID
Quelle del 20 e 21 settembre saranno le prime elezioni nell’era del Covid. Sono numerose le misure che dovranno essere attuate per coniugare il diritto al voto e il diritto alla salute.
Gli elettori che si recano alle urne, il presidente di seggio e tutti i componenti del seggio sono obbligati ad indossare la mascherina durante l’esercizio di voto. In particolare i componenti del seggio sono invitati a sostituire le mascherine ogni 4-5 ore se chirurgiche, ogni 8-10 ore se Ffp2. Le prefetture consegnerà i dispositivi di protezione individuale forniti gratuitamente dal Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid-19, Domenico Arcuri e destinati agli oltre 60mila seggi. Saranno distribuiti 15,1 milioni di mascherine chirurgiche .
I seggi devono prevedere percorsi di ingresso e di uscita differenziati, segnaletica ad indicare il percorso e per garantire il distanziamento di almeno un metro. Le cabine vanno distanziate. Consegnati anche 315.000 litri di gel igienizzante, utilizzati per tutelare i cittadini che si recano al voto, i componenti del seggio elettorale e gli operatori coinvolti. I gel devono essere posizionati all’interno degli istituti scolastici adibiti al voto e dentro ciascun seggio. L’elettore è invitato a igienizzarsi le mani prima e dopo il voto. Occorre una buona aerazione dell’ambiente e una igienizzazione delle superfici e delle cabine durante le due giornate di voto e tra una giornata e l’altra. Le matite copiative stesse vanno igienizzate tra un elettore e l’altro. È consigliato l’utilizzo dei guanti.
L’affluenza alle ore 12 in Calabria
E’ dell’8,6 per cento la percentuale dei calabresi che alle 12 hanno votato per il referendum costituzionale sulla riduzione dei parlamentari. Lo rende noto il sito del Viminale.
Per quanto riguarda le elezioni amministrative, che in Calabria interessano 72 Comuni tra cui Reggio Calabria e Crotone, la percentuale dei votanti, sempre alle 12, è del 12,6 per cento.
L’affluenza alle ore 19
Il 22,8 ed il 33,8%: sono queste, secondo i dati diffusi dal Viminale, le percentuali dei calabresi che alle 19 hanno votato, rispettivamente, per il referendum costituzionale sulla riduzione dei parlamentari e per le elezioni comunali.
Per quanto riguarda il referendum la percentuale più alta di votanti si registra in provincia di Crotone, col 29%, seguita da quella di Reggio Calabria (23,9), Catanzaro (21,8), Vibo Valentia (21,4) e Cosenza (21,2).
Per le comunali la provincia in cui c’é stata la più alta percentuale di votanti è Crotone, con il 37,3%, seguita da quella di Catanzaro (34,1). Reggio (32,2), Vivo Valentia (31,8) e Cosenza (31,7).
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