L'area interessata dai roghi di rifiuti
1 minuto per la letturaREGGIO CALABRIA – In un terreno adibito illecitamente a discarica in località San Cristoforo, a Reggio Calabria, nei pressi del torrente Calopinace, venivano smaltiti, dandoli alle fiamme, anche rifiuti. pericolosi.
Due persone di 51 e 78 anni, quest’ultimo già noto alle forze dell’ordine, sono state arrestate in flagranza dai carabinieri forestali per svariati reati ambientali quali la gestione e la combustione illecita di rifiuti ed il getto pericoloso di cose su aree soggetta a vincolo paesaggistico.
E’ stato proprio il fumo sprigionatosi dai roghi ad attirare l’attenzione dei militari che giunti sul posto, un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, di circa 2 mila metri quadrati totalmente recintata, adibita a discarica di inerti, soprattutto edili, eternit e rifiuti di vario genere.
All’interno il cinquantunenne è stato sorpreso a smaltire, mediante combustione, qualsiasi cosa fosse in grado di bruciare, anche materiali plastici fortemente inquinanti come le guaine bituminose impermeabilizzanti. Successivamente è intervenuto il settantottenne gestore dell’area.
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