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TROPEA – L’appuntamento è per sabato 30 luglio. Per questa data l’Arci gay Calabria ha organizzato “Il Gay Pride” che sarà ospitato a Tropea. L’amministrazione comunale della “Perla del Tirreno”, ha concesso le dovute autorizzazioni. Ed è già polemica. Sui social network gli opposti fronti (i contrari e i favorevoli) hanno scatenato una ridda di considerazioni.
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SUI GAY PRIDE IN CALABRIA
C’è chi è compiaciuto del fatto che Tropea «si sia finalmente aperta al mondo e abbia deciso di dare diritto di cittadinanza a delle persone ancora oggi, siamo nel 2016, discriminati per via del loro orientamento sessuale».
Altri invece si sentono offesi dalla decisione del Comune di accogliere questo tipo di manifestazione. Tra questi si annovera il referente locale del movimento “Noi con Salvini” Antonio Piserà perché «i cittadini sono costretti a subire una rappresentazione carnascialesca che non condividono anche perché i “Gay Pride” non hanno più senso da quando il Parlamento ha approvato la legge sulle unioni civili. Poi – ha aggiunto – a mio giudizio si pone anche un problema di ordine pubblico in quanto Tropea non è attrezzata ad ospitare, in alta stagione, un gran numero di manifestanti».
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