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NAPOLI – Vincenzo De Luca contro Stefano Caldoro per la terza volta consecutiva, con Valeria Ciarambino come terza sfidante per la seconda volta di fila. La Campania va al voto per le regionali senza vento di rinnovamento nei candidati e con la ‘bella’ tra l’attuale governatore e il suo predecessore: nel 2010 vinse Caldoro, nel 2015 De Luca.

Il governatore si presenta con 15 liste a sostegno, un sorta di record, ma anche una sfida interna del Pd che punta a essere il primo partito della coalizione, senza farsi superare da una delle liste di De Luca. Nel centrosinistra candidati quasi tutti gli uscenti, mentre in queste settimane ci sono state polemiche per una serie di «trasformisti », passati dal centrodestra e dall’area che fa riferimento al sindaco di Napoli Luigi de Magistris, alla sponda dell’ex sindaco di Salerno. Tra questi Flora Beneduce, eletta nel 2015 con Forza Italia e ora candidata nella lista Campania Libera, quella dei fedelissimi di De Luca.

Dalla maggioranza di de Magistris in Comune a Napoli puntano al Consiglio regionale con De Luca Nino Simeone e Maria Caniglia, in passato anche vicini a entrare in giunta, ma anche Mario Coppeto e Fulvio Frezza fedelis – simi al sindaco di Napoli. De Magistris ha scelto di non essere in campo e alcuni esponenti di Dema, il suo movimento politico, sono candidati con Terra, lista ambientalista formata da Sinistra Italiana, Rifondazione e movimenti.

Nel centrodestra Stefano Caldoro torna in campo dopo aver superato anche le perplessità della Lega, che è la vera novità. Per la prima volta la lista sarà sulla scheda per le regionali campane, con molti fuoriusciti da Forza Italia che hanno scelto il partito di Salvini, tra cui anche l’ex assessore al lavoro di Caldoro Severino Nappi.

Una prova, quella Campana, che serve anche a misurare la capacità di penetrazione al Sud dopo tre anni di lavoro di Salvini su questo. Forza Italia si presenta senza il suo capogruppo in Consiglio regionale Armando Cesaro, figlio del parlamentare Luigi, che ha deciso di fare un passo indietro dopo le polemiche proprio di Salvini sulle liste pulite e sulla sua famiglia, mentre è in lista, dopo non poche polemiche, Annarita Patriarca, ex sindaco di Gragnano, il cui ex marito è stato condannato per concorso esterno in associazione camorristica.

Fratelli d’Italia punta a migliorare il 5.8% delle europee dell’anno scorso. Il Movimento 5 Stelle aveva scelto Sergio Costa come candidato per dare il via a una possibile alleanza sul suo nome con il Pd, poi il covid ha spazzato i dubbi su De Luca e il candidato presidente è Valeria Ciarambino, come nel 2015. Ricandidati gli uscenti, in lista c’è anche il rapper Lucariel – lo e Vincenzo Ciampi, eletto sindaco di Avellino nel 2018 ma sfiduciato dopo soli 5 mesi.

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