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Da semplice pasticceria era diventata un vero e proprio quartier generale, sede di incontri tra criminali, in qualche caso anche per stabilire «logiche» di «operazioni» estorsive e di usura: i locali, in via Verdi, a Potenza, sono stati sequestrati dai carabinieri poichè riconducibili alle attività del clan mafioso potentino guidato dal boss Renato Martorano.
Il sequestro preventivo è stato eseguito sulla base di un provvedimento d’urgenza emesso dal presidente del Tribunale di Potenza, Aldo Gubitosi, su richiesta del Procuratore della Repubblica del capoluogo lucano, Giovanni Colangelo. L’attività commerciale è intestata a Saverio Postiglione, di 57 anni, uno degli imputati nel processo «Iena due», che nel 2004 portò all’arresto di 52 persone.
Secondo gli investigatori nella struttura si sarebbero svolti molti incontri, filmati anche dai carabinieri: lo stesso Postiglione, oltre a partecipare alle riunioni, in diverse occasioni avrebbe fatto controllare la pasticceria per verificare la presenza di apparecchiature elettroniche e di «cimici».
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