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Nell’area della fabbrica Marlane di Praia a Mare potrebbero esserci ancora prove utili al processo in corso contro tredici ex dirigenti della fabbrica tessile. La Procura di Paola, su richiesta delle Parti civili, ha disposto nuovamente il sequestro probabilmente perchè qualcuno stava pensando di abbattere la struttura e realizzare infrastrutture. Ma i muri sono ancora intrisi di sostanze, sostengono le Parti civili. L’avvocato Lucio Conte, delegato dalle Parti civili, che non vogliono lasciare nulla di intentato, lo scorso 28 ottobre ha presentato l’istanza in tribunale. I sostituti procuratori Linda Gambassi e Roberta Carotenuto hanno quindi firmato il decreto che dispone: “Il sequestro dello stabilimento industriale Marlane-Marzotto, sito in Praia a Mare, delegando per l’esecuzione i carabinieri della Stazione di Praia a Mare”. Il sequestro giudiziario è stato emesso anche in sede civile per i campionamenti e le successive analisi. Vengono prelevati parti di vernici, si grattano i muri per verificare quanto siano impregnati e quali sostanze, a distanza, ormai, di 7 anni dalla chiusura possono essere certificate con analisi specifiche. L’approfondimento è necessario per individuare i sedimenti delle sostanze chimiche e valutarne la tossicità.
Il 31 marzo 2011, fra l’altro, in una delibera del Consiglio comunale, risulta che la società Anover ha acquistato dalla Marlane-Marzotto, parte dell’area ed ha depositato al Comune un progetto preliminare per la realizzazione di un porto turistico, darsena, servizi e strutture alberghiere. La società si apprestava ad abbattere i muri della tintoria, comportando una modifica radicale. La Procura sostiene che possa sussistere il potere del Pm di raccogliere elementi di prova utili ai fini dibattimentali anche successivamente al Decreto che dispone il giudizio. Nel condividere le argomentazioni delle Parti civili, si ritiene che nel prosieguo del processo si possano acquisire ulteriori elementi e questo può essere garantito solo dal vincolo reale sul bene.
Attenzione particolare ai muri, ai sistemi di condizionamento, nelle condotte sotterranee, nei cunicoli di aspirazione. Fibre e altro materiale da analizzare. Fra l’altro si è proceduto a controllare eventuali anomalie fra i sistemi di condizionamento e di aerazione con la corrispondenza nelle planimetrie fornite.
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