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Paolo Tramonti, segretario della Cisl Calabria ha aperto i lavori del comitato esecutivo del sindacato a Lamezia soffermandosi sulle principali questioni aperte e manifestando «forte preoccupazione per gli effetti delle varie manovre economiche approvate dal Governo che rischiano di provocare ricadute ancor più negative per una regione come la Calabria le cui condizioni economiche, sociali e produttive (così come attesta il recente Rapporto Svimez) continuano ad essere caratterizzate da una perdurante criticità: dal Pil, alla disoccupazione, inoccupazione, povertà, qualità della vita, tutti aspetti questi che non registrano alcun miglioramento.
Per questi motivi per la Cisl ritiene che soprattutto per una realtà complessa come la nostra la concertazione, proprio in virtù delle negative condizioni di contesto, oltre che strumento indispensabile per affrontare le tante emergenze presenti, può e deve essere assunta quale vera e propria politica da perseguire per una nuova stagione di impegno e responsabilità e per il cambiamento e lo sviluppo delle nostre comunità.
In questa direzione la Cisl ripropone la necessità di varare al più presto un nuovo patto sociale in Calabria che abbia come priorità la realizzazione di un piano per il lavoro e l’occupazione basato su alcune priorità: la riqualificazione e/o riconversione professionale dei lavoratori collocati negli ammortizzatori sociali, alla trasformazione dei rapporti di lavoro precari (7.200) in stabili, all’emersione e regolarizzazione dei tanti lavoratori in nero (147.000), alla creazione di nuovi posti di lavoro.
In questo ambito vanno accelerate le procedure attuative per il credito di imposta per l’occupazione e della nuova legge sull’apprendistato. Allo stesso tempo è indispensabile e non più rinviabile un deciso rilancio delle politiche sociali per innalzare concretamente il livello di inclusione e cittadinanza a favore delle fasce più deboli al fine di garantire adeguati e dignitosi livelli di welfare per le nostre popolazioni.
A questo proposito la Cisl esprime il forte auspicio affinchè nella prossima seduta del Consiglio regionale venga finalmente approvata la legge regionale sulla non autosufficienza. A tal fine la Cisl calabrese, di concerto con la federazione dei pensionati, vigilerà fino a quando Governo e Consiglio regionale non assumeranno concretamente le conseguenti decisioni legislative. In un momento delicato come l’attuale, in cui anche alle Regioni viene chiesto di partecipare in termini di tagli dei trasferimenti statali al risanamento del Paese, sarebbe opportuno – ha concluso Tramonti – che le risorse necessarie vengano reperite anche attraverso ulteriori interventi sui costi della politica avviando, al contempo, un’opera di forte contrasto alla spesa improduttiva che nel tempo si è sedimentata nelle pieghe della macchina burocratica, amministrativa e istituzionale della Regione procedendo anche ad un riordino e riorganizzazione degli enti strumentali. Sulla riforma dell’Afor, oggetto di discussione in questi giorni con il governo regionale la Cisl, nel convenire sulla necessità di rilanciare il settore forestale calabrese, ritiene che l’obiettivo primario da perseguire sia quello di procedere ad una riorganizzazione sistemica e complessiva che più che al contenitore debba guardare al contenuto e, proprio per questi motivi, sarebbe sbagliato procedere unilateralmente e al di fuori di qualsiasi percorso concertativo. Sui temi del lavoro, delle politiche sociali e sanitarie, dello sviluppo e sulla riduzione dei costi della politica la Cisl continuerà a mettere in campo una forte azione di mobilitazione a tutti i livelli nella convinzione che nell’attuale contesto di federalismo e decentramento il rilancio dei nostri territori passa anche attraverso un nuovo protagonismo delle classi dirigenti locali e sulla capacità di valorizzare le grandi potenzialità e risorse esistenti e finora inespresse».

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