2 minuti per la lettura
Tremila euro per ottenere, spesso anche senza sostenere l’esame, una patente di guida o un certificato per condurre veicoli per il trasporto di merci pericolose (Adr). E’ quanto emerge dall’inchiesta della polizia stradale di Lamezia Terme che stamane ha arrestato otto persone, alle quali sono stati concessi i domiciliari, mentre altre nove sono state sottoposte all’obbligo di dimora.
I candidati, nella gran parte stranieri tra cui molti cinesi, erano disposti a pagare grosse cifre pur di evitare l’esame o ottenere i certificati Adr o collaudi per le auto.
Ad insospettire i poliziotti, che hanno avviato le indagini nel 2007, anche l’alta percentuale di iscritti, provenienti da tutta Italia, in alcune scuole guida di Lamezia e Curinga. Nel corso delle indagini gli agenti della polstrada hanno avuto modo di accertare che nel giorno dell’esame molti candidati cinesi non erano presenti presso gli uffici della motorizzazione di Catanzaro perchè si trovavano a lavoro in altre regioni. In altri casi è emerso che gli stranieri, pur non comprendendo la lingua italiana, riuscivano comunque a sostenere l’esame grazie alla complicità degli esaminatori che gli fornivano le risposte alle domande dei test per la patente.
Nell’operazione chiamata ‘Isola Felice’ sono coinvolti l’attuale direttore della Motorizzazione civile di Reggio Calabria; il direttore facente funzione della Motorizzazione di Catanzaro, Gaetano De Salvo; Vincenzo De Sensi, titolare di una scuola guida di Lamezia; Achille Amendola, collaboratore di De Sensi; Carmelo Tripodi, ex esaminatore; Roberto Arcadia, ingegnere; Sebastiano Fruci, titolare di una scuola guida a Curinga (Catanzaro) e Luigi Zurlo che gli inquirenti definiscono il «faccendiere».
Le accuse sono a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, all’abuso d’ufficio, al falso ed alla truffa ai danni dello Stato. Oltre agli arresti il giudice per le indagini preliminari, Carlo Fontanazza, ha disposto il sequestro preventivo di 66 patenti di guida, 50 certificati di formazione professionale Adr e di 195 veicoli sottoposti a collaudo straordinario mediante la produzione di relazioni tecniche apocrife. Nell’ambito dell’operazione sono state denunciate in stato di libertà 144 persone.
Il Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Vitello, nel corso della conferenza stampa per illustrare i particolari dell’operazione, ha affermato che «questa indagine ha avuto una doppia valenza: repressiva e preventiva come, ad esempio, per quanto riguarda il certificato Adr obbligatorio per condurre veicoli per il trasporto di merci pericolose che, ottenuto senza aver seguito e superato il corso previsto, avrebbe potuto avere conseguenze in caso di incidente o altro».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA