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Un atto dovuto, quello dell’iscrizione di Agostino, 27 anni, affetto da sindrome di Down, indagato per tentato omicidio nel fascicolo sul lancio dal balcone del piccolo di 5 mesi, Alex Rodolfo. Lo zio del neonato, che ai carabinieri appena intervenuti al palazzo di Vaglio Lise, su via Popilia, ha detto di essere stato lui a lanciare il bambino dal balcone, sarà sottoposto oggi a una visita psichiatrica per assodare il proprio stato di salute.
L’iscrizione di Agostino come indagato, ha spiegato Casciaro, è un atto dovuto anche se, per le sue condizioni, non dovrebbe essere punibile. L’unica misura che potrebbe essere conciliabile con il suo stato di salute, infatti, sembra essere il Trattamento sanitario obbligatorio già disposto nei suoi confronti subito dopo i drammatici fatti di martedì.
Intanto le verifiche del magistrato si stanno concentrando sul tutore del 27enne che dovrebbe essere, almeno da quanto emerso subito dopo l’atto di martedì, il fratello maggiore. Fratello che si trovava in casa, insieme ad Agostino, e alla sorella, la 19enne madre di Alex Rodoldo.
Il bambino intanto migliora anche se è ancora ricoverato nel Reparto di Rianimazione dell’ospedale dell’Annunziata, circondato dall’affetto dei genitori, mamma Jessica e papà Luca, che sono sempre vicini al proprio bambino assieme ad amici e parenti.

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