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Hanno bloccato il traffico all’altezza di Ginosa Marina, in direzione nord sulla strada statale 106 che collega il capoluogo jonico con Reggio Calabria con trattori e automobili. Sono circa 200 e sono le vittime dell’alluvione che si verificò nello scorso mese di marzo nelle terre del tarantino e del metapontino e che chiedono lo stanziamento di soldi da parte dello Stato non solo per far fronte alla messa in sicurezza del territorio ma anche per aiutare aziende e persone che hanno perso tutto.
Il consiglio comunale di Ginosa si riunirà tra poco sulla strada statale. A manifestare insieme con gli alluvionati ci sono infatti amministratori e consiglieri dei Comuni tarantini di Ginosa, e di Castellaneta. La protesta è stata indetta dal comitato ‘Terre Joniche’ costituitosi subito dopo l’alluvione.
Alla notizia che l’assessore regionale alle Opere Pubbliche, Fabiano Amati, ha comunicato alla Protezione civile la disponibilità di un cofinanziamento da parte della Regione Puglia di un milione e 500.000 euro, l’assessore comunale all’alluvione di Ginosa, Leonardo Galati, risponde: «Amati deve ufficializzare con una delibera di giunta questa decisione perchè il governo ha bisogno di atti per istituire un tavolo tecnico».
Il territorio di Ginosa Marina è stato particolarmente colpito, insieme con le aziende agricole del metapontino: sono circa 400 le abitazioni i cui interni sono stati danneggiati dall’acqua, rendendo impossibile la vita nelle case. Le famiglie sono state alloggiate finora negli alberghi e per far fronte alle spese e ai danni il solo Comune di Ginosa si è indebitato per un milione e 300mila euro.
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