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Con un presidio lungo la statale Jonica, in prossimità delle Tavole Palatine, al confine fra le province di Matera e Taranto, è cominciata la protesta del movimento «Terre joniche», per sollecitare il Governo a firmare il decreto che prevede risorse a sostegno di chi è stato danneggiato dall’alluvione del marzo scorso.
Gli operatori agricoli ed economici di Puglia e Basilicata, hanno denunciato con un volantino la mancata soluzione dei problemi a otto mesi dall’alluvione con la compromissione delle attività e i mancati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei fiumi e dei territori: «Siamo solidali – ha detto il portavoce di Terre joniche, Gianni Fabbris – con le popolazioni di Liguria e Toscana, colpite da lutti e danni dell’alluvione, per le quali il governo ha già stanziato circa 70 milioni di euro. Ma chiediamo che altrettanza attenzione sia riservata alle popolazioni di Puglia e Basilicata, che da otto mesi attendono la firma di un decreto e fondi per la ripresa e la tutela dei territori. Non ci muoveremo da qui finchè – ha concluso – non avremo ottenuto atti concreti».
Le priorità riguardano l’ottenimento di garanzie da Governo e Regioni sulle risorse per la messa in sicurezza e per i risarcimenti a famiglie e aziende pugliesi e lucane, la firma del decreto e la nomina di un commissario per la Basilicata e la convocazione di un incontro con il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta.
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