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di Pietro Scognamiglio
PER fortuna che domani già si gioca. Troppo brutta la Innotec vista al palaPergola nel turno infrasettimanale di giovedì sera per non essere assetata di un pronto riscatto.
Andando anche oltre il punteggio finale, Palestrina la partita l’ha vinta su tutti i fronti: più concentrazione, più intensità, più precisione in attacco e letture indiscutibilmente migliori dalla panchina. C’è da sperare che per la squadra di Miriello sia stata solo una serata storta. La chiave di lettura fornita dalle statistiche è però significativa: nel primo quarto, senza commettere neanche un fallo, la difesa potentina ha spalancato la strada del canestro agli ottimi tiratori laziali (7/7 da 2, 4/6 da 3). La migliore iniezione di fiducia a cui può ambire chi gioca in trasferta quando deve ancora prendere le misure del campo.
Ricciardi con i suoi 33 punti è stato un fattore, ma si è fatto ben poco per chiudere le traiettorie di tiro a uno specialista dalle caratteristiche tutt’altro che sconosciute.
Ha convinto poco anche la gestione degli uomini da parte di Miriello, costretto però – va detto per chiarire in quali condizioni lavora – a ruotare soltanto sette giocatori. Escludendo dal conto il giovanissimo Casella, un senior (Santamaria) e l’under che dovrebbe entrare dalla panchina (Paschetta) non hanno avuto minuti, a testimonianza del fatto che quando la partita scotta il tecnico materano ha il quadro chiaro di chi può tornargli utile e chi no.
Una delle criticità più evidenti si è potuta riscontrare nei primi due quarti, con Rossi in difficoltà contro il solidissimo Basanisi nonostante il play potentino avesse una marcia in più nelle gambe.
Rossi, sensazione comune a molti osservatori, ha anche sofferto l’emozione di giocare contro la squadra della sua città, quella in cui è cresciuto cestisticamente. Un terzo quarto di fuoco (13 punti dei 21 totali) non basta comunque a giudicare positiva la sua prestazione (47% totale al tiro), ma va evidenziato che la mancanza più grande del roster biancorosso è proprio quella di un cambio del play. Un giocatore che sappia anche ragionare contro le difese schierate e non solo spingere a tavoletta sull’acceleratore, cosa quest’ultima che Rossi sa fare assai bene. Un problema strutturale difficile da risolvere.
Quello che invece si può imputare maggiormente all’allenatore è la gestione dei cambi in alcuni frangenti. Nel terzo quarto, quello peggiore per la Innotec (massimo vantaggio esterno +17), è rimasto inspiegabilmente in panchina per troppo tempo Marcello Cozzoli, inconsistente a rimbalzo ma sicuramente più presente sul piano atletico di Antonino Rato, negativo per valutazione in 17 minuti in cui non ha certo brillato nella fase difensiva e ha saputo segnare solo su tiro libero. Non proprio illuminata anche la serata di Tessitore e di Mainoldi.
Ma per fortuna, come dicevamo, domani si torna in campo con l’occasione di rifarsi offerta immediatamente da una trasferta che è giusto definire difficile, nonostante la classifica sembri indicare qualcosa di diverso.
Scauri ha solo quattro punti, ma una squadra solidissima e dura da battere sul proprio campo. Fin’ora il calendario è stato ingeneroso con i pontini, che hanno perso contro Rieti, Agrigento e Reggio Calabria (tre delle quattro in vetta), battendo Roseto e Palestrina nel derby.
OGGI SI GIOCA Due gli anticipi in programma oggi per le squadre lucane. Apre alle 18 la Bbc Bernalda, impegnata a Roma contro la Stella Azzurra sul parquet dell’Arena Altero Felici. Alle 20.30 poi tocca alla Bawer Matera, che ospita al palaSassi Pavia per la 7a giornata di DNA. I biancazzurri di Ponticiello inseguono il secondo successo in campionato dopo essersi finalmente sbloccati nell’ultima trasferta di Trento. Turno di riposo invece per la Serie B femminile, che lascia spazio al secondo turno di Coppa Italia, competizione che ha visto la Basilia Dok Potenza già eliminata.
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